kerneld
mini-HOWTOkerneld
nei kernel
di Linux.
L'ultima versione rilasciata di questo documento la puoi trovare
all'indirizzo
http://eolicom.olicom.dk/~storner/kerneld-mini-HOWTO.html.
Dopo ogni pubblicazione di questo mini-HOWTO puoi trovare degli
aggiornamenti nella mia lista disordinata dei cambiamenti
all'indirizzo
http://eolicom.olicom.dk/~storner/kern.html.
Traduzione di Lorenzo Cappelletti,
<lency@dei.unipd.it>.
Se dovessi trovare delle cose sbagliate in questo documento, ti pregherei di farmelo sapere.
Le seguenti persone hanno contribuito per questo mini-HOWTO in alcuni punti:
Ho apprezzato molto gli incoraggiamenti ed i suggerimenti che mi hanno spedito i lettori di questo mini-HOWTO.
kerneld
?
kerneld
è una caratteristica introdotta durante lo sviluppo dei
kernel 1.3 da
Bjorn Ekwall.
Viene acclusa con tutti i kernel delle versioni 2.0 e 2.1. Permette ai
«moduli» del kernel (cioé driver di periferica, driver di rete,
filesystem) di venir caricati automaticamente quando c'è bisogno,
invece di doverlo fare manualmente con modprobe
o insmod
.
E per motivi piú divertenti, nonostante questi non siano (ancora?) integrati con il kernel standard:
kerneld
consiste di due entità separate:
Entrambe le parti dovranno lavorare per far funzionare il supporto
kerneld
. Non è sufficiente che ne sia configurata una sola.
Ci sono alcune buone ragioni per usare kerneld
. Quelle che
menzionerò sono le mie, gli altri potrebbero volerlo usare per altri
motivi.
kerneld
.
Certo, ci sono anche ragioni per le quali potresti non volerlo usare (potresti preferire un unico file d'immagine per il kernel con tutti i tuoi driver compilati staticamente). In questo caso stai leggendo il documento sbagliato.
Il supporto nel kernel di Linux fu introdotto con Linux 1.3.57. Se hai una
versione di kernel precedente, avrai bisogno di aggiornarla se vuoi il
supporto per kerneld
. Tutti i maggiori siti ftp di Linux contengono i
sorgenti del kernel. Ti raccomando di aggiornarti all'ultima versione
stabile, 2.0, ora a livello di patch 29:
Il demone a livello utente è incluso nel pacchetto modules-1.2.8 e con il piú aggiornato modules-2.0. Questi sono normalmente disponibili dallo stesso sito in cui avete trovato i sorgenti del kernel, mentre i siti ufficiali includono:
NOTA: se vuoi provare a caricare i moduli con gli ultimi kernel 2.1 in fase di sviluppo, devi procurarti il pacchetto modutils- (NON modules-). Comunque vedi piú avanti per i problemi che si possono avere con i moduli ed il kernel 2.1.
Primo procurarsi i componenti necessari: un kernel adatto e le ultime
utility per i moduli. Poi devi installarle. Molto semplice: decomprimi i
sorgenti e lancia make install
. Questo compila e installa in
/sbin
i seguenti programmi: genksysm, insmod, lsmod, modprobe,
depmod, kerneld. Ti raccomando di aggiungere le seguenti linee ai tuoi
script di avvio che effettuano alcune impostazioni necessarie ogni volta
che Linux viene avviato. Aggiungi le seguenti linee al tuo file
/etc/rc.d/rc.S
(se utilizzi Slackware) o a
/etc/rc.d/rc.sysinit
(se utilizzi SysVinit, cioé Debian, RedHat,
Caldera):
# Lancia kerneld - questo deve accadere molto presto nel processo
# di boot, sicuramente PRIMA che venga avviato fsck sui filesystem,
# in quanto potrebbe richiedere l'autocaricamento di qualche driver
if [ -x /sbin/<tt/kerneld/ ]
then
/sbin/<tt/kerneld/
fi
# I comandi fsck standard vanno qui
# assieme al comando mount per montare il fs in lettura-scrittura
# Aggiornamento del file per le dipendenze kernel-moduli
# Il fs root ora DEVE essere montato in lettura-scrittura
if [ -x /sbin/depmod ]
then
/sbin/depmod -a
fi
La prima parte lancia kerneld
.
La seconda parte chiama depmod -a
all'avvio. Il programma depmod
costruisce una lista di moduli disponibili e analizza le loro
inter-dipendenze, cosí si sa se, per un modulo che sta per essere caricato,
è necessario caricarne un altro prima.
Nota: nelle recenti versioni di kerneld
c'è la possibilità
di fare il link verso le librerie GNU dbm, libgdbm. Se abiliti questa
opzione quando compili le utility per i
moduli, kerneld
non partirà se libgdbm non è disponibile,
caso che potrebbe accadere se hai /usr
su una partizione separata
e fai partire kerneld
prima che /usr
sia montata. La
soluzione consigliata è di spostare libgdbm da /usr/lib
a
/lib
o linkarla staticamente a kerneld
.
Successivamente decomprimi i sorgenti del kernel, configuralo e compilane
uno che ti soddisfi. Se non lo hai mai fatto prima, devi definitivamente
leggerti il file README che si trova al primo livello dei sorgenti di
Linux. Quando lanci make config
per configurare il kernel, devi
prestare attenzione ad alcune domande che appaiono verso l'inizio:
Enable loadable module support (CONFIG_MODULES) [Y/n/?] Y
Hai bisogno di selezionare il supporto per i moduli caricabili o non ci
saranno moduli per kerneld
da caricare! Rispondi con Yes.
Kernel daemon support (CONFIG_KERNELD) [Y/n/?] Y
Anche questo, ovviamente, è necessario. A questo punto molte delle cose nel kernel possono essere compilate come moduli. Vedrai domande come:
Normal floppy disk support (CONFIG_BLK_DEV_FD) [M/n/y/?]
dove puoi rispondere con una «M» che sta per «Modulo». Generalmente
solo i driver necessari per far partire il sistema (il driver per
l'hard-disk, il driver per il filesystem principale) dovrebbero essere
compilati nel kernel; gli altri possono essere compilati come moduli.
Una volta finito con make config
, lancia make dep
, make
clean
, make zImage
o make zlilo
, make modules
e
make modules_install
.
Uff!
Il comando make zImage
mette la nuova immagine del kernel nel file
/arch/i386/boot/zImage
. Avrai bisogno di copiarla dove tieni la
tua immagine di boot o di configurare LILO in seguito.
Per maggiori informazioni su come configurare, compilare e installare il tuo kernel, dai un'occhiata al Kernel-HOWTO, postato regolarmente in comp.os.linux.answers e disponibile su sunsite.unc.edu in /pub/Linux/docs/HOWTO.
kerneld
Ora fai il reboot con il nuovo kernel. Quando il sistema è di nuovo
pronto, puoi lanciare un ps -ax
con il quale dovresti vedere una linea
dedicata a kerneld
:
PID TTY STAT TIME COMMAND
59 ? S 0:01 /sbin/kerneld
Una delle cose carine con kerneld
è che, una volta che hai installato
il kernel e il demone, poche impostazioni sono ancora necessarie. Per un
inizio prova ad usare uno dei driver che hai compilato come modulo (in
generale tutto funziona senza ulteriori configurazioni). Io ho compilato
il driver per il floppy come modulo, cosí posso mettere un dischetto DOS
nel drive e
osiris:~ $ mdir a:
Volume in drive A has no label
Volume Serial Number is 2E2B-1102
Directory for A:/
binuti~1 gz 1942 02-14-1996 11:35a binutils-2.6.0.6-2.6.0.7.diff.gz
libc-5~1 gz 24747 02-14-1996 11:35a libc-5.3.4-5.3.5.diff.gz
2 file(s) 26689 bytes
Cosí il driver del floppy funziona: viene caricato automaticamente da
kerneld
quando provo ad usare il disco floppy.
Per vedere, invece, che il modulo del floppy viene effettivamente caricato,
puoi lanciare /sbin/lsmod
che lista tutti i moduli attualmente
caricati:
osiris:~ $ /sbin/lsmod
Module: #pages: Used by:
floppy 11 0 (autoclean)
L'«autoclean» sta ad indicare che il modulo verrà automaticamente rimosso
da kerneld
dopo che questo non viene usato per piú di un minuto. Cosí
le 11 pagine di memoria (=44kB, una pagina è 4kB) verranno utilizzate solo
quando accedo al drive del floppy (se non uso il floppy per piú di un
minuto, verranno liberate). Alquanto carino, se sei a corto di memoria per
le tue applicazioni!
kerneld
a sapere quale modulo caricare?
Nonostante kerneld
ci venga fornito con informazioni già pronte sui
tipi piú comuni di moduli, ci sono situazioni in cui kerneld
non saprà
come trattare una richiesta del kernel. Questo accade per moduli tipo il
driver per il CD-ROM o i driver di rete, dove ci sono piú di un modulo da
poter caricare.
Le richieste che il demone kerneld
riceve dal kernel possono
appartenere ad uno dei seguenti tipi:
kerneld
determina quale modulo dovrebbe essere caricato cercando nel
file di configurazione /etc/conf.modules
. Ci sono due tipi di
voci possibili in questo file: path (dove si trovano i file dei
moduli) e alias (quale modulo dovrebbe essere caricato). Se non hai
già questo file, dovresti crearlo con il comando:
/sbin/modprobe -c | grep -v '^path' > /etc/conf.modules
Se vuoi aggiungere un'altra direttiva «path» ai percorsi di default,
devi anche includere tutti gli altri percorsi di «default», in
quanto una direttiva «path» in /etc/conf.modules
rimpiazzerà tutti quelli che modprobe conosce per default!
Normalmente non avrai bisogno di aggiungere alcun percorso, in quanto l'insieme di quelli precompilati dovrebbe essere sufficiente per tutte le configurazioni «normali» (ed altre ancora...). Promesso!
Diversamente, se vuoi aggiungere un «alias» o una direttiva «option»,
le nuove voci in /etc/conf.modules
verranno aggiunte a quelle
che modprobe già conosce. Se devi ridefinire un «alias» o
«options», le nuove voci in /etc/conf.modules
sovrascriveranno
quelle precompilate.
Se esegui /sbin/modprobe -c
, otterrai una lista di moduli che
kerneld
conosce, e di richieste alle quali questi corrispondono. Per
esempio, la richiesta che termina con il caricamento del driver del floppy
è (per una periferica a blocchi che ha un major number pari a 2):
osiris:~ $ /sbin/modprobe -c | grep floppy
alias block-major-2 floppy
Perché block-major-2? Perché le periferiche floppy /dev/fd*
usano una periferica con major di 2 e sono periferiche a blocchi:
osiris:~ $ ls -l /dev/fd0 /dev/fd1
brw-rw-rw- 1 root root 2, 0 Mar 3 1995 /dev/fd0
brw-r--r-- 1 root root 2, 1 Mar 3 1995 /dev/fd1
Le periferiche a caratteri sono trattate in modo analogo. Per esempio il driver per l'unità a nastro connessa come floppy ha un major di 27:
osiris:~ $ ls -lL /dev/ftape
crw-rw---- 1 root disk 27, 0 Jul 18 1994 /dev/ftape
Però kerneld
non conosce per default il driver dell'unità a nastro.
Infatti non è presente nella lista ottenuta da /sbin/modprobe -c
.
Cosí per impostare kerneld
affinché carichi il driver per l'unità a
nastro, si deve aggiungere una linea al file di configurazione di
kerneld
/etc/conf.modules
:
alias char-major-27 ftape
Puoi anche usare il nome della periferica al posto di impostazioni come «char-major-xxx» o «block-major-yyy». Questo è particolarmente utile per i driver di rete. Per esempio un driver per una scheda di rete tipo ne2000 abilitata come eth0 verrebbe caricato con
alias eth0 ne
Se hai la necessità di passare alcune opzioni al driver (per esempio per informare il modulo su quale IRQ la scheda di rete sta usando) aggiungi una linea «options»:
options ne irq=5
Questo farà in modo che kerneld
carichi il driver NE2000 con il
comando:
/sbin/modprobe ne irq=5
Ovviamente le opzioni effettivamente disponibili sono specifiche al modulo che caricherai.
I formati binari sono trattati in modo simile. Ogni volta che provi a
lanciare un programma che kerneld
non sa come caricare, kerneld
riceve una richiesta per «binfmt-xxx», dove xxx è il numero
determinato dai primi byte dell'eseguibile. Cosí la configurazione di
kerneld
per supportare il modulo binfmt_aout
per gli eseguibili
ZMAGIC (a.out) è:
alias binfmt-267 binfmt_aout
in quanto il magic number (vedi /etc/magic
) per file ZMAGIC è
267. (Se provi a controllare /etc/magic,
vedrai il numero 0413,
ma /etc/magic
usa numeri ottali, mentre kerneld
li usa
decimali, e ottale 413 = decimale 267). In realtà ci sono tre varianti
leggermente diverse per gli eseguibili a.out (NMAGIC, QMAGIC and ZMAGIC),
cosí per un pieno supporto del modulo binfmt_aout abbiamo bisogno di:
alias binfmt-264 binfmt_aout # eseguibile puro (NMAGIC)
alias binfmt-267 binfmt_aout # eseguibile demand-paged (ZMAGIC)
alias binfmt-204 binfmt_aout # eseguibile demand-paged (QMAGIC)
I formati binari a.out, Java e iBCS sono riconosciuti automaticamente da
kerneld
, senza alcuna configurazione.
Le disciplinee di linea sono richieste con «tty-ldisc-x», dove
x assume solitamente i valori 1 (per SLIP) o 3 (per PPP). Entrambi
sono riconosciuti da kerneld
automaticamente.
A proposito di ppp, se vuoi che kerneld
carichi il modulo bsd_comp per
la compressione dei dati per il ppp, allora devi aggiungere le due linee
seguenti al tuo /etc/conf.modules
:
alias tty-ldisc-3 bsd_comp
alias ppp0 bsd_comp
Anche alcuni protocolli di rete possono essere caricati come moduli. Il
kernel domanda a kerneld
di una famiglia di protocolli (per esempio
IPX) con una richiesta del tipo «net-pf-x», dove x è un numero
che sta ad indicare la famiglia voluta. Per esempio net-pf-3 è AX.25,
net-pf-4 è IPX e net-pf-5 è AppleTalk (questi numeri sono determinati
dalle definizioni AF_AX25, AF_IPX, etc. nel file sorgente di Linux
include/linux/socket.h
).
alias net-pf-4 ipx
Dai un'occhiata anche alla sezione riguardante i problemi comuni per informazioni su come evitare alcuni noiosi messaggi all'avvio relativi a famiglie di protocolli indefiniti.
Le richieste di kerneld
per i filesystem sono semplicemente i
nomi dei filesystem. Un tipico uso potrebbe essere quello di caricare
il modulo isofs per i filesystem del CD-ROM, cioé per filesystem
di tipo «iso9660»:
alias iso9660 isofs
Alcune periferiche richiedono una configurazione che va leggermente al di là del semplice uso di «alias» del tipo periferica-modulo.
Le periferiche hardware sono usualmente identificate con il loro major
number, cosí per l'unità a nastro si ha un char-major-27. Ciò
nonostante, se scorri le voci presenti in /dev
che contengono il
char-major-10, vedrai che queste formano un bel gruppo di periferiche
molto diverse fra loro:
Ovviamente queste periferiche sono controllate da altrettanti moduli
differenti, non da uno solo. Perciò la configurazione di kerneld
per
queste periferiche eterogenee fa uso del major number e del
minor number:
alias char-major-10-1 psaux # per mouse PS/2
alias char-major-10-130 wdt # per il watchdog WDT
Hai bisogno di una versione del kernel 1.3.82 o superiore per poter
utilizzare questa caratteristica; le versioni precedenti non passano il
minor number a kerneld
, impedendogli di capire quale modulo di
periferica caricare.
I driver per le periferiche SCSI consistono in un driver per l'adattatore
SCSI (per esempio un Adaptec 1542) e di un driver per il tipo di periferica
SCSI che usi (per esempio un hard-disk, un CD-ROM o un'unità a nastro).
Tutti questi possono essere caricati come moduli. Perciò, quando vuoi
accedere, per esempio, al lettore di CD-ROM connesso alla scheda Adaptec,
il kernel e kerneld
sanno solo che c'è bisogno di caricare il modulo
sr_mod per supportare il CD-ROM SCSI, ma non sanno a quale controller
il CD-ROM è connesso né, tanto meno, quale modulo caricare per supportare il
controller SCSI.
Per risolvere questo problema puoi aggiungere una voce per il driver SCSI
al tuo /etc/conf.modules
che dica a kerneld
quale dei
possibili moduli per controller SCSI deve caricare:
alias scd0 sr_mod # sr_mod per CD-ROM SCSI...
alias scsi_hostadapter aha1542 # ...necessitano del driver Adaptec
Questo funziona solo con versioni del kernel 1.3.82 o superiori.
Il metodo va bene se hai un solo controller SCSI. Se ne hai piú d'uno, le cose diventano un po' piú difficili.
In generale non puoi lasciare che kerneld
carichi un driver per un
adattatore SCSI se un driver per un altro adattatore SCSI è già installato.
Sei costretto a compilare entrambi i driver direttamente nel kernel (non
come moduli) o caricare i moduli manualmente.
Anche se un modo per caricare piú driver SCSI c'è. James Tsiao ha avuto questa idea:
Puoi facilmente fare in modo chekerneld
carichi il secondo driver scsi impostando le dipendenze inmodules.dep
a mano. Hai bisogno solo di una voce come:per far caricare a
/lib/modules/2.0.30/scsi/st.o: /lib/modules/2.0.30/scsi/aha1542.okerneld
aha1542.o prima che carichi st.o. La mia macchina a casa è configurata praticamente come sopra e tutto funziona bene per le mie periferiche scsi secondarie, inclusa l'unità a nastro, il CD-ROM e periferiche scsi generiche. La controparte sta nel fatto chedepmod -a
non può rilevare automaticamente queste dipendenze, cosí l'utente ha bisogno di aggiungerle manualmente e non può lanciaredepmod -a
all'avvio. Ma, una volta che tutto è configurato,kerneld
caricherà in automatico l'aha1542.o senza problemi.
Dovresti essere conscio che questa tecnica funziona solo se hai tipi diversi di periferiche SCSI collegate ai due controller (per esempio degli hard-disk su un controller e lettori CD-ROM, unità a nastro o periferiche SCSI generiche sull'altro).
Qualche volta caricare solo il modulo non è abbastanza per far funzionare le cose. Per esempio, se hai compilato la scheda sonora come modulo, spesso è conveniente impostare un certo livello per il volume. L'unico problema è che l'impostazione svanisce quando viene caricato il modulo un'altra volta. Ecco, in breve, un trucco di Ben Galliart:
La soluzione definitiva richiesta dall'installazione del pacchetto setmix-0.1. E poi aggiungendo le seguenti linee al mio/etc/conf.modules
:
post-install sound /usr/local/bin/setmix -f /etc/volume.conf
Questa linea fa in modo che kerneld
, dopo che il modulo per l'audio è
stato caricato, lanci il comando indicato dalla voce «post-install
sound». Cosí il modulo sonoro viene configurato con il comando
/usr/local/bin/setmix -f /etc/volume.conf
.
Ciò può essere utile anche per altri moduli, per esempio il modulo lp può essere configurato con il programma tunelp aggiungendo:
post-install lp tunelp <options>
Affinché kerneld
recepisca queste opzioni, hai bisogno di una versione
di kerneld
che sia la 1.3.69f o superiore.
Nota: una versione recente di questo mini-HOWTO parlava di un'opzione
«pre-remove», che si sarebbe potuta usare per eseguire un comando appena
prima che kerneld
rimuovesse un modulo. Ciò nonostante questa opzione
non ha mai funzionato e il suo uso è perciò scoraggiato (piú
appropriatamente, questa opzione scomparirà in una release futura di
kerneld
). L'intera struttura delle «impostazioni» per un modulo sta
subendo alcuni cambiamenti in questo momento e potrebbe essere diversa sul
tuo sistema quando leggerai questo documento.
kerneld
Se hai provato qualsiasi cosa e non sei proprio capace di immaginare cosa
il kernel stia chiedendo di fare a kerneld
, c'è un modo di vedere le
richieste che kerneld
riceve e, da questo, capire cosa deve andare in
/etc/conf.modules
: l'utility kdstat.
Questo piccolo e grazioso programma fa parte del pacchetto dei moduli, ma non viene compilato né installato per default. Per ottenerlo:
cd /usr/src/modules-2.0.0/kerneld
make kdstat
Poi, per fare in modo che kerneld
mostri informazioni su cosa sta
facendo, lancia
kdstat debug
e kerneld
comincerà a vomitare messaggi sulla console dicendoti
di cosa sta facendo. Se poi provi ad eseguire il comando che vuoi
utilizzare, vedrai comparire le richieste di kerneld
; queste possono
essere messe in /etc/conf.modules
utilizzando un sinonimo per il
modulo necessario a completare il lavoro.
Per fermare la fase di debug, lancia /sbin/kdstat nodebug
.
kerneld
Lo sapevo che volevi chiedere come impostare il modulo per lo screen-saver...
La directory
nel pacchetto dei moduli ha un
paio di patch per il supporto di kerneld
/GOODIESkerneld
di screen-saver e beep
della console; queste non fanno ancora parte del kernel ufficiale.
Cosí avrai bisogno di installarle e ricompilare il kernel.
Per installare una patch si usa il comando patch
:
cd /usr/src/linux
patch -s -p1 < /usr/src/modules-2.0.0/<tt/kerneld//GOODIES/blanker_patch
Poi ricompila ed installa il nuovo kernel.
Quando lo screen-saver viene attivato kerneld
eseguirà il comando
/sbin/screen-blanker
(questo può essere uno script di
shell che lancia il tuo screen-saver favorito).
Quando il kernel vuole ripristinare lo schermo invia un segnale SIGQUIT al
processo che sta eseguendo /sbin/screenblanker
. Lo script di
shell deve poterlo catturare e terminare. Ricordati di ripristinare
lo schermo alla modalità testo originale!
Circa alla versione 1.3.80 del kernel, il codice per la gestione delle reti
fu cambiato per permettere il caricamento di famiglie di protocolli (per
esempio IPX, AX.25 e AppleTalk) come moduli. Ciò causò l'aggiunta di una
nuova richiesta di kerneld
: net-pf-X, dove X è un numero che
identifica il protocollo (vedi
/usr/src/linux/include/linux/socket.h
per il significato dei vari
numeri). Sfortunatamente ifconfig provoca in modo accidentale questi
messaggi, cosicché molte persone ottengono un paio di messaggi di log
quando il sistema viene avviato e viene lanciato ifconfig per configurare
la periferica loopback. I messaggi non indicano nulla di pericoloso e
puoi disabilitarli aggiungendo le linee:
alias net-pf-3 off # Dimenticati di AX.25
alias net-pf-4 off # Dimenticati di IPX
alias net-pf-5 off # Dimenticati di AppleTalk
a /etc/conf.modules
. Ovviamente, se utilizzi IPX come modulo,
non devi aggiungere la linea che lo disabiliti.
kerneld
il mio sistema viene messo in ginocchio quando attivo una connessione ppp
Ci sono stati un paio di casi di questo problema. Sembra essere dovuto ad
una sfortunata interazione fra kerneld
e lo script tkPPP che
viene usato su alcuni sistemi per impostare e configurare la connessione
PPP (lo script, apparentemente, si morde la coda mentre esegue
ifconfig). Questo richiama kerneld
per cercare i moduli net-pf-x
(vedi sopra), tenendo il sistema in sovraccarico e generando,
eventualmente, un sacco si messaggi del tipo «Cannot locate module for
net-pf-x» nel log di sistema. Non si conosce alcun modo per
aggirare il problema, se non quello di evitare tkPPP o di cambiarlo usando
qualche altro modo per tenere sotto controllo la connessione.
kerneld
non carica il mio driver SCSI!
Aggiungi una voce per il tuo adattatore SCSI al tuo
/etc/conf.module
. Vai a vedere la descrizione della voce
scsi_hostadapter sopra.
Questo è un errore nelle utility dei moduli che si verifica solo con le binutils 2.6.0.9 e seguenti, e che è anche documentato nelle note per le binutils. Dacci un'occhiata. Oppure procurati un aggiornamento per le utility dei moduli che porgano rimedio, come per esempio modules-2.0.0.
Le impostazioni per un modulo sono salvate all'interno del modulo stesso
quando viene caricato. Cosí, quando kerneld
auto-scarica il modulo,
ogni impostazione che hai fatto viene dimenticata e la volta successiva il
modulo ritorna alle impostazioni di default.
Puoi dire a kerneld
di configurare un modulo, eseguendo un programma,
dopo che il modulo è stato auto-caricato. Vedere la
sezione sopra per la voce «post-install».
kerneld
li carichi?
Non puoi. Nessuna delle versioni di Dosemu (ufficiali o di sviluppo)
supporta il caricamento dei moduli di Dosemu attraverso kerneld
.
Però, se stai utilizzando un kernel 2.0.26 o successivi, non hai piú
bisogno di alcun modulo speciale Dosemu. Semplicemente aggiornati alla
versione 0.66.1.
Quando il kernel invia una richiesta a kerneld
, si aspetta di ottenere
un «ricevuto» entro un secondo. Se kerneld
non invia questo
riscontro, il messaggio d'errore viene registrato nel log di sistema.
La richiesta viene ritrasmessa e dovrebbe arrivare a destinazione.
Questo di solito capita su sistemi con un carico elevato (poiché
kerneld
è un processo eseguito in modalità utente, esso viene
schedulato come ogni altro processo sul sistema). In momenti di alto
carico, può non riuscire ad inviare per tempo il «ricevuto», prima che
scada il tempo per kernel.
Se questo accade anche quando il carico è scarso, prova a far ripartire
kerneld
. Uccidi il processo kerneld
e fallo ripartire ancora con
il comando /usr/sbin/
. Se il problema persiste,
dovresti inviare un messaggio con l'errore a
<linux-kernel@vger.rutgers.edu>, ma ti prego di
assicurarti che la tua versione di kernel e kerneld
kerneld
sia aggiornata
prima di spedire messaggi sul problema.
kerneld
carichi il modulo per il filesystem
Ci sono stati un certo numero di casi per i quali il comando mount(8) non
aspettava che kerneld
finisse di caricare il modulo del
filesystem. lsmod mostrava che kerneld
aveva caricato il modulo
e, ripetendo il comando mount subito dopo, questo in effetti veniva fatto.
Questo sembra fosse dovuto ad un errore nella versione 1.3.9f delle
utility per i moduli che affliggeva alcuni utenti Debian (può essere
eliminato procurandosi una versione successiva delle utility per i
moduli).
kerneld
fallisce nel caricare il modulo ncpfs
Hai bisogno di compilare le utility per ncpfs con l'opzione -DHAVE_KERNELD. Vedere il Makefile di ncpfs.
kerneld
fallisce nel caricare il modulo per smbfs
Stai usando un versione delle utility per smbmount troppo vecchia. Procurati l'ultima versione (0.10 o successive) da ftp://tsx-11.mit.edu/pub/linux/filesystems/smbfs/
kerneld
fallisce nel caricare il filesystem principale
Non puoi rendere modulare tutto: il kernel deve avere abbastanza
driver compilati normalmente affinché sia capace di fare il mount del
filesystem principale ed eseguire i programmi necessari ad avviare
kerneld
. Cosí non puoi rendere modulare:
kerneld
e altri programmi.In effetti questo non è vero. L'ultimo kernel 1.3.x e tutti i 2.x supportano l'uso di un ram-disk iniziale che viene caricato da LILO o LOADLIN, ed è possibile caricare moduli da questo «disco» molto presto all'interno del processo di avvio. Il procedimento per farlo è descritto nel file Documentation/initrd.txt contenuto con i sorgenti del kernel.
kerneld
non viene caricato all'avvio - si lamenta di libgdbm
Le versioni piú recenti di kerneld
hanno bisogno delle librerie dbm di
GNU, le libgdbm.so, per girare. Molte installazione hanno questo file in
/usr/lib
, mentre tu stai probabilmente lanciando kerneld
prima che il filesystem sia stato montato. Un sintomo di questo è che
kerneld
non parte durante l'avvio (dai tuoi script rc), ma va
bene se lo lanci manualmente dopo che il sistema è partito. La soluzione
consiste nello spostare l'avvio di kerneld
dopo che di /usr
ne sia stato fatto il mount oppure spostare la libreria gdbm sul
filesystem principale, per esempio in /lib
.
L'installazione Slackware (possibilmente altre) crea un file
/etc/rc.d/rc.modules
che opera un esplicito modprobe
su una
varietà di moduli. Quali moduli esattamente vengano testati dipende dalla
configurazione originale del kernel. Hai probabilmente riconfigurato il
tuo kernel escludendo uno o piú dei moduli che vengono testati in
rc.modules
, cosí il messaggio/i di errore. Aggiorna il tuo rc.modules
«commentando» ogni modulo che non usi piú, o cancella rc.modules
completamente e lascia che kerneld
carichi i moduli quando ne ha
bisogno.
Probabilmente hai riconfigurato e ricompilato il tuo kernel escludendo
alcuni moduli. Hai ancora alcuni vecchi moduli che non utilizzi piú sparsi
in giro per il directory /lib/modules
. La soluzione piú semplice
è quella di cancellare la directory /lib/modules/x.y.z
e dare un
altro make modules_install
dalla directory dei sorgenti del kernel.
Nota che questo problema capita solo quando si riconfigura il kernel senza
cambiamenti di versione. Se vedi questo errore quando ti stai aggiornando
ad una versione piú nuova, hai un altro tipo di problema.
Linux 2.1 è il kernel attualmente in fase di sviluppo. Come tale ci si può aspettare che le cose cambino da un momento all'altro. Una delle cose che è cambiata in maniera significativa è il modo con il quale vengono trattati i moduli e dove il kernel e i moduli vengono caricati in memoria. Inoltre ora è Richard Henderson che si occupa dello sviluppo dei moduli del kernel.
In breve, se vuoi utilizzare i moduli con un kernel 2.1, devi:
Ti raccomando di utilizzare almeno un kernel 2.1.29 se vuoi usare i moduli con un kernel 2.1.
kerneld
originariamente aveva qualche supporto per stabilire una
connessione di rete in dial-up su richiesta; provando a spedire
pacchetti ad una rete senza essere connessi, faceva lanciare a kerneld
lo script /sbin/request_route
per istituire la connessione
PPP o SLIP.
Questo si rivelò essere una cattiva idea. Alan Cox, uno dei famosi nel networking di Linux, scrisse sulla mailing list linux-kernel:
Il materiale su request_route è obsoleto, inefficiente e inutile [...]. Inoltre è stato rimosso dalla struttura 2.1.x.
Invece di usare lo script request_route e kerneld
, voglio
vivamente consigliarti di installare il pacchetto
diald di Eric
Schenk.
This document is Copyright (c) Henrik Storner, 1996, 1997.
Unless otherwise stated, Linux HOWTO documents are copyrighted by their respective authors. Linux HOWTO documents may be reproduced and distributed in whole or in part, in any medium physical or electronic, as long as this copyright notice is retained on all copies. Commercial redistribution is allowed and encouraged; however, the author would like to be notified of any such distributions.
All translations, derivative works, or aggregate works incorporating any Linux HOWTO documents must be covered under this copyright notice. That is, you may not produce a derivative work from a HOWTO and impose additional restrictions on its distribution. Exceptions to these rules may be granted under certain conditions; please contact the Linux HOWTO coordinator at the address given below.
In short, we wish to promote dissemination of this information through as many channels as possible. However, we do wish to retain copyright on the HOWTO documents, and would like to be notified of any plans to redistribute the HOWTOs.
L'unica licenza valida è quella originale in lingua inglese. Di seguito ne trovate una traduzione abbastanza fedele che però non ha alcun valore.
Questo HOWTO è di Henrik Storner (1996-97) ed è distribuito, come gli altri HOWTO di Linux, sotto i termini descritti qui di seguito.
Finché non diversamente asserito, i documenti HOWTO di Linux sono proprietà dei rispettivi autori. I documenti degli HOWTO di Linux possono essere riprodotti e distribuiti in tutto o in parte, con ogni mezzo fisico o elettronico, finché questo avviso di copyright è mantenuto su tutte le copie. La distribuzione commerciale è permessa e incoraggiata; comunque all'autore piacerebbe essere avvisato di ogni distribuzione di questo tipo.
Ogni traduzione, lavoro derivato o comprendente ogni documento degli HOWTO di Linux deve essere coperto sotto questo avviso di copyright. Cioé non potete produrre un lavoro derivato da un HOWTO e imporre restrizioni aggiuntive sulla sua distribuzione. Eccezioni a queste regole possono essere garantite sotto certe condizioni; contattate il coordinatore degli HOWTO di Linux all'indirizzo indicato sotto.
In breve vogliamo promuovere la distribuzione di queste informazioni attraverso quanti piú canali possibile. Ciò nonostante vogliamo che rimanga il copyright sui documenti HOWTO e vorremmo venir avvisati di ogni progetto per la ridistribuzione degli HOWTO.
Se avete domande contattate Tim Bynum, il coordinatore degli HOWTO di Linux, all'indirizzo di posta elettronica <linux-howto@sunsite.unc.edu>.