The Linux+FreeBSD mini-HOWTO
Niels Kristian Bech Jensen, nkbj@image.dk
v1.10, 15 gennaio 1999
Questo documento descrive come usare Linux e FreeBSD sullo stesso sis
tema. Introduce FreeBSD e illustra come i due sistemi operativi pos
sano cooperare, es. condividendo l'area di swap. Prima di leggere
questo documento dovreste avere un po' di esperienza con Linux o
FreeBSD e sul partizionamento di un disco (fdisk). I suggerimenti che
trovate qui sono stati testati usando FreeBSD 2.2.2 ma dovrebbero
essere validi anche per le nuove versioni. Non esitate a inviarmi un
messaggio e-mail se avete commenti, domande o suggerimenti riguardo
questo documento. Mi piacerebbe anche avere contatti con persone che
hanno esperienza nell'uso di Linux insieme a NetBSD e OpenBSD.
1. Che cos'è FreeBSD?
FreeBSD è un sistema operativo Unix-like
libero simile a Linux. La differenza maggiore è che, mentre il kernel
di Linux è stato scritto ex-novo, FreeBSD è basato sulle parti
gratuite e ridistribuibili di 4.4BSD (Berkeley Software Distribution)
conosciuto come 4.4BSD-lite. Questo fatto può condurre certe persone a
pensare che FreeBSD sia più vicino ad essere un ``vero'' UNIX®
rispetto a Linux. FreeBSD gira solo su piattaforma Intel PC (i386 e
superiori); i porting su piattaforma DEC Alpha e Sun Sparc sono
attualmente in lavorazione. NetBSD e OpenBSD
sono simili a FreeBSD, e ambedue girano su
più piattaforme. Le richieste hardware per tutti questi sistemi *BSD
sono simili a quelle per Linux.
Lo sviluppo di FreeBSD è gestito in modo diverso rispetto allo
sviluppo di Linux. Un gruppo ristretto di sviluppatori serve come
arbitrato e centro direzionale per il progetto. I grossi cambiamenti
vengono prima discussi sulle mailing list. Il progetto FreeBSD ha due
diramazioni di sviluppo (tipo Linux): ``-CURRENT'' e ``-STABLE''. La
parte ``-CURRENT'' è quella dove si sviluppano le novità. Lo sviluppo
nella parte ``-STABLE'' è ristretta alla correzione dei bug e ad
alcuni test accurati di nuove funzionalità.
FreeBSD può essere usato e (ri-)distribuito liberamente come Linux. La
maggior parte del sistema è realizzato sotto il copyright BSD; il
resto è sotto la GNU GPL o altre license open-source
.
2. Il modo di FreeBSD di etichettare i dischi
Linux e FreeBSD etichettano dischi e partizioni in due schemi
differenti. Questa sezione spiega le differenze principali fra i due
schemi. Di fatto lo schema di etichettatura di FreeBSD è un
adattamento del tradizionale stile di etichettatura BSD adattato a
vivere dentro le partizioni di fdisk dei PC. Quindi è molto simile
agli altri sistemi Unix BSD-based tipo NetBSD, OpenBSD, Ultrix,
Digital Unix, SunOS e Solaris.
2.1. FreeBSD ``fette'' e ``partizioni''
FreeBSD necessita di una delle quattro partizioni della tavola delle
partizioni del vostro disco rigido. Questa partizione primaria è
chiamata ``slice'' (fetta, porzione) nella terminologia FreeBSD.
FreeBSD poi usa il programma di etichettatura disklabel per preparare
fino a otto partizioni in questa partizione primaria. Queste
partizioni logiche sono chiamate ``partitions'' (partizioni) nella
terminologia FreeBSD. Questo concetto è simile al modo come Linux (e
DOS) gestiscono le partizioni logiche in una partizione estesa. Non
potete installare FreeBSD in una partizione estesa creata da Linux (o
DOS). Notate che il programma fdisk di Linux non mostra le partizioni
BSD in una slice FreeBSD dal menù principale, ma può mostrare
informazioni sull'etichettatura del disco BSD se date il comando `b'.
L'output è qualcosa di simile a questo (/dev/hda4 è la slice FreeBSD):
bash# fdisk /dev/hda
Command (m for help): p
Disk /dev/hda: 64 heads, 63 sectors, 621 cylinders
Units = cylinders of 4032 * 512 bytes
Device Boot Begin Start End Blocks Id System
/dev/hda1 * 1 1 27 54400+ 83 Linux native
/dev/hda2 28 28 55 56448 83 Linux native
/dev/hda3 56 56 403 701568 83 Linux native
/dev/hda4 404 404 621 439488 a5 BSD/386
Command (m for help): b
Reading disklabel of /dev/hda4 at sector 1624897.
BSD disklabel command (m for help): p
8 partitions:
# size offset fstype [fsize bsize cpg]
a: 64512 1624896 4.2BSD 0 0 0 # (Cyl. 404 - 419)
b: 104832 1689408 swap # (Cyl. 420 - 445)
c: 878976 1624896 unused 0 0 # (Cyl. 404 - 621)
e: 64512 1794240 4.2BSD 0 0 0 # (Cyl. 446 - 461)
f: 645120 1858752 4.2BSD 0 0 0 # (Cyl. 462 - 621)
BSD disklabel command (m for help): q
bash#
Le lettere `a'...`f' nella prima colonna sono le stesse etichette
mostrate sotto nell'esempio di una slice BSD. Ci sono tre partizioni
speciali nel linguaggio BSD. La lettera `a' indica la partizione di
root, `b' indica al partizione di swap, mentre `c' indica l'intera
slice. Consultate la documentazione FreeBSD per ulteriori informazioni
sul modo ``standard'' di assegnare queste lettere ai differenti tipi
di partizione.
2.2. Etichettatura dei dischi e delle partizioni in Linux e FreeBSD
I dischi rigidi sono etichettati nel modo seguente in Linux e FreeBSD:
Linux FreeBSD
Primo disco IDE /dev/hda /dev/wd0
Secondo disco IDE /dev/hdb /dev/wd1
Primo disco SCSI /dev/sda /dev/sd0
Secondo disco SCSI /dev/sdb /dev/sd1
Le partitizioni (FreeBSD slice) su un disco IDE sono etichettate nel
modo seguente (viene usato /dev/hda come esempio):
Linux FreeBSD
Prima partizione primaria /dev/hda1 /dev/wd0s1
Seconda partizione primaria /dev/hda2 /dev/wd0s2
Terza partizione primaria /dev/hda3 /dev/wd0s3
Quarta partizione primaria /dev/hda4 /dev/wd0s4
Le partizioni nel mio slice FreeBSD sono etichettate nel modo
seguente. Questo è il modo di etichettatura predefinito. È possibile
cambiare l'etichettatura se eseguite una installazione custom
(personalizzata) di FreeBSD (/dev/hda4 è la slice FreeBSD
nell'esempio):
Etichetta Linux Etichetta FreeBSD mount point FreeBSD
/dev/hda5 /dev/wd0s4a /
/dev/hda6 /dev/wd0s4b swap
/dev/hda7 /dev/wd0s4e /var
/dev/hda8 /dev/wd0s4f /usr
Se lanciate dmesg in Linux vedrete questo (il kernel linux deve essere
compilato con UFS filesystem support per ottenere questo. Vedere la
sezione ``Installare e preparare Linux''):
Partition check:
hda: hda1 hda2 hda3 hda4 < hda5 hda6 hda7 hda8 >
Se avete installato nella slice /dev/sd1s3 (/dev/sdb3 in terminologia
Linux), e /dev/sdb2 è una partizione estesa Linux contenente due
partizioni logiche (/dev/sdb5 e /dev/sdb6), l'esempio precedente
dovrebbe apparire così:
Etichetta Linux Etichetta FreeBSD mount point FreeBSD
/dev/sdb7 /dev/sd1s3a /
/dev/sdb8 /dev/sd1s3b swap
/dev/sdb9 /dev/sd1s3e /var
/dev/sdb10 /dev/sd1s3f /usr
Questo sarà mostrato come:
Partition check:
sdb: sdb1 sdb2 < sdb5 sdb6 > sdb3 < sdb7 sdb8 sdb9 sdb10 >
nell'output di dmesg.
Se avete una partizione estesa Linux dopo la vostra slice FreeBSD
avete dei problemi, perché la maggior parte dei floppy di
installazione del kernel di Linux sono preparati senza il supporto
UFS, i quali non riconosceranno le partizioni FreeBSD interne alla
slice. Quello che avrebbe dovuto essere visto come (/dev/hda3 è la
slice FreeBSD e /dev/hda4 è la partizione Linux estesa)
Partition check:
hda: hda1 hda2 hda3 < hda5 hda6 hda7 hda8 > hda4 < hda9 hda10 >
è visto come:
Partition check:
hda: hda1 hda2 hda3 hda4 < hda5 hda6 >
Questo può darvi una assegnazione sbagliata del disco e causare la
perdita di dati. Il mio consiglio è di mettere sempre la vostra slice
FreeBSD dopo qualsiasi partizione Linux estesa e non cambiare nessuna
partizione logica nella vostra partizione Linux estesa dopo aver
installato FreeBSD!
3. Condividere l'area di swap fra Linux e FreeBSD
Questa sezione descrive come ho ottenuto che Linux e FreeBSD
condividessero una partizione di swap. Ci possono essere altri modi di
ottenere lo stesso risultato. Potete installare FreeBSD prima di Linux
se volete prestare attenzione all'ordine delle partizioni nella slice
FreeBSD.
3.1. Installare e preparare Linux
Il primo passo è quello di installare Linux normalmente. Dovete
lasciare spazio per la slice FreeBSD nel vostro disco. Non dovete
creare una partizione Linux di swap, ma se ne volete una, mettetela
nello spazio che volete allocare per FreeBSD. In questo modo potrete
cancellare la partizione di swap Linux in seguito e usare lo spazio
per FreeBSD.
Quando avrete installato Linux dovrete compilare un nuovo kernel.
Leggete The Linux Kernel HOWTO se questa è una cosa nuova per voi.
Dovete includere sia UFS filesystem support (read only) sia BSD
disklabel (il supporto per la tavola delle partizioni di FreeBSD):
UFS filesystem support (read only) (CONFIG_UFS_FS) [N/y/m/?] y
BSD disklabel (FreeBSD partition tables) support (CONFIG_BSD_DISKLABEL) [N/y/?] (NEW) y
Installate il nuovo kernel e riavviate. Rimuovete qualsiasi riga che
include la parola swap dal vostro file /etc/fstab se avete creato una
partizione Linux di swap. Accertatevi di avere un floppy di boot di
Linux funzionante con il kernel. Ora siete pronti per installare
FreeBSD.
3.2. Installare FreeBSD
Installate FreeBSD come descritto nella documentazione di FreeBSD.
Rimuovete la partizione Linux di swap se ne avete creata una (potete
usare il programma fdisk di FreeBSD). Prestate attenzione all'ordine
delle partizioni nello slice FreeBSD. Se usate l'etichettatura
predefinita la seconda partizione sarà la partizione di swap.
Completate l'installazione di FreeBSD e riavviate in Linux usando il
nuovo floppy di boot di Linux.
3.3. Impostare la partizione di swap di FreeBSD in Linux
Lanciate dmesg quando avete riavviato in Linux. Nell'output dovreste
vedere qualcosa del genere:
Partition check:
hda: hda1 hda2 hda3 hda4 < hda5 hda6 hda7 hda8 >
Questo significa che /dev/hda4 è il vostro slice FreeBSD, mentre
/dev/hda5, /dev/hda6, /dev/hda7 e /dev/hda8 sono le partizioni
FreeBSD. Se la vostra partizione di swap è la seconda partizione nello
slice, questa sarà /dev/hda6.
Dovete inserire le linee seguenti nel vostro file /etc/fstab di Linux
per abilitare la partizione di swap:
/dev/hda6 none swap sw 0 0
Mentre FreeBSD può usare qualsiasi tipo di partizione come area di
swap, Linux necessita di un tipo di marcatura particolare per la
partizione di swap. Questa marcatura si ottiene con mkswap. FreeBSD
rovina questa marcatura quando usa la partizione di swap condivisa,
quindi dovete lanciare mkswap ogni volta che avviate con Linux. Per
fare questo automaticamente dovete trovare lo script che lancia swapon
al momento del boot. In Red Hat Linux questo è /etc/rc.d/rc.sysinit.
Inserite la riga seguente in questo file appena prima di swapon -a:
awk -- '/swap/ && ($1 !~ /#/) { system("mkswap "$1"") }' /etc/fstab
Questo lancerà mkswap su qualsiasi partizione di swap in /etc/fstab
ogni volta che avviate eccetto se queste sono commentate (aventi ``#''
come primo carattere della riga).
Lanciate free per controllare le dimensioni della partizione di swap
quando avrete riavviato in Linux. Dovreste anche riavviare in FreeBSD
per accertarvi che tutto funzioni come ci si aspetta. Se non funziona,
avete probabilmente usato una partizione sbagliata come partizione di
swap. L'unica soluzione a questo problema è di reinstallare FreeBSD e
riprovare ancora. L'esperienza è una grande maestra. :-)
4. Avviare FreeBSD usando LILO
Potete facilmente avviare FreeBSD con LILO. Non installate il boot
selector di FreeBSD (Booteasy) se volete usare LILO. Aggiungete le
seguenti righe al vostro file /etc/lilo.conf e lanciate lilo
(assumendo che lo slice FreeBSD sia /dev/hda4):
other=/dev/hda4
table=/dev/hda
label=FreeBSD
Se avete installato FreeBSD sul secondo disco SCSI, usate qualcosa del
genere (assumendo che lo slice FreeBSD sia /dev/sdb2):
other=/dev/sdb2
table=/dev/sdb
loader=/boot/chain.b
label=FreeBSD
5. Montare i filesystems
5.1. Montare il filesystem UFS sotto Linux
Sfortunatamente il driver UFS nei kernel Linux 2.0.xx non includono il
supporto per FreeBSD. Quando provate a montare un filesystem FreeBSD,
ottenete solo dei messaggi di errore (il filesystem di fatto viene
montato, ma non potete di fatto farci alcunché). Questo problema è
stato risolto con i nuovi kernel Linux (versione 2.1.87 e successive.)
C'è un'altra versione del driver UFS per kernel Linux 2.0.xx (xx <=
30) su metalab.unc.edu (in passato sunsite.unc.edu)
. Si chiama U2FS e la
versione corrente è u2fs-0.4.3.tar.gz. Una versione di U2FS
(ufs-0.4.4.tar.gz) per Linux 2.0.31 e successivi (2.0.xx; not 2.1.xx)
si può trovare in questo sito insieme ad ulteriori
informazioni riguardo U2FS (e UFS.)
Ora dovete compilare un nuovo kernel con il supporto per U2FS
filesystem e BSD disklabels. Vedere la sezione ``Installare e
preparare Linux'' per maggiori informazioni in proposito. Potete
lasciar perdere l'UFS filesystem support nel kernel quando usate U2FS.
Quando avrete installato il nuovo kernel, potrete montare i filesystem
UFS (tutte le partizioni nella slice FreeBSD eccetto la partizione di
swap) con un comando tipo questo:
mount -t u2fs /dev/hda8 /mnt
Dovrete usare un comando tipo:
mount -t ufs /dev/hda8 /mnt
se usate un kernel Linux versione 2.1.87 o successivo. Dal kernel
Linux versione 2.1.112 dovete aggiungere -o ufstype=44bsd ad un
comando come questo:
mount -t ufs -o ufstype=44bsd /dev/hda8 /mnt
Il driver UFS (e U2FS) è di sola lettura (read-only). E così; potete
leggere da un filesystem UFS ma non potete scriverci sopra. Un driver
sperimentale lettura-scrittura (read-write) UFS ha rimpiazzato il
driver read-only nel kernel Linux versione 2.1.112 e superiori;
scrivere su partizioni FreeBSD è supportato dalla versione 2.1.127.
5.2. Montare il filesystem ext2fs sotto FreeBSD
Per montare un filesystem ext2fs sotto FreeBSD, dovete prima compilare
un nuovo kernel con supporto di ext2fs. Leggete the FreeBSD handbook
per imparare come fare. Inserite la
riga
options "EXT2FS"
nel vostro file di configurazione del kernel per il nuovo kernel.
Quando avrete riavviato con il nuovo kernel, potrete montare un
filesystem ext2fs dando un comando come:
mount -t ext2fs /dev/wd0s3 /mnt
Notate che non potete montare filesystems ext2fs in partizioni estese
da FreeBSD.
Per colpa di un bug in FreeBSD 2.2.8 e precedenti dovrete smontare
(unmount) tutti i filesystems ext2fs prima di chiudere FreeBSD se
state usando queste versioni. Se chiudete FreeBSD con un filesystem
ext2fs montato, FreeBSD non potrà sincronizzare (sync) i filesystem
UFS. Questo risulterà in fsck quando verrà lanciato al successivo
avvio di FreeBSD. Potete aggirare questo bug inserendo la riga:
umount -a -t ext2fs
nel file /etc/rc.shutdown. Il bug dovrebbe essere stato corretto in
FreeBSD-3.x (qulcuno può confermare questo?)
6. Far girare programmi binari estranei
6.1. Far girare programmi binari di FreeBSD sotto Linux
Il pacchetto iBCS supporta l'esecuzione di binari FreeBSD sotto Linux;
ma è vecchio e non più mantenuto. Io non sono riuscito a farlo
funzionare. Per favore fatemi sapere se avete avuto migliore fortuna
con questo pacchetto.
6.2. Far girare programmi binari di Linux sotto FreeBSD
FreeBSD ha la possibilità di far girare binari Linux, sia nei formati
a.out che ELF. Per fare questo dovete seguire i seguenti tre
passaggi:
1. Dovete abilitare la compatibilità con Linux. Per fare questo (in
FreeBSD 2.2.2 --- alcuni dettagli possono essere diversi in altre
versioni) dovete editare il vostro file /etc/rc.conf e cambiare
linux_enable="NO"
in
linux_enable="YES"
e riavviare. Un altro modo per caricare il supporto binario con Linux
è quello di eseguire il comando /usr/bin/linux. In questo modo non
dovete riavviare e non avete il supporto binario con Linux sempre car
icato (es. salvate memoria). Ricordate di aggiungere la riga
options COMPAT_LINUX
nel file config del kernel FreeBSD se compilate un nuovo kernel
FreeBSD.
2. Dovete installare le librerie condivise di Linux se i vostri binari
Linux sono linkati dinamicamente. Le librerie sono incluse in
FreeBSD 2.2.{2,5,6} come pacchetto linux_lib-2.4.tgz (nuove
versioni potrebbero essere disponibili). Lanciate il comando
seguente per installare il pacchetto:
pkg_add /linux_lib-2.4.tgz
è la directory che contiene il pacchetto. Potete
anche scaricare il pacchetto dalla rete con:
pkg_add ftp://ftp.freebsd.org/pub/FreeBSD/packages-stable/All/linux_lib-2.4.tgz
o rilanciando /stand/sysinstall. Entrate in ``Configure'', ``Pack
ages'' e usate i menù. Dovrete eseguire i comandi seguenti se state
lanciando binari Linux linkati staticamente:
brandelf -t Linux
3. Installare i programmi Linux che volete lanciare. I programmi
possono essere installati sia su filesystem UFS sia su filesystem
ext2fs. Vedere la sezione ``Montare filesystems ext2fs sotto
FreeBSD'' per maggiori informazioni riguardo l'uso di filesystems
ext2fs sotto FreeBSD.
Ho eseguito con successo le versioni Linux di Applixware 4.3 e
Netscape 3.01 (ambedue in formato ELF) sotto FreeBSD 2.2.2 usando
questo metodo (sì, so che esiste una versione nativa di Netscape 4 per
FreeBSD). Anche le versioni Linux di acroread e StarOffice 3 e 4
lavorano bene sotto FreeBSD. StarOffice 5 dipende dai threads nativi
di Linux e attualmente non funziona sotto FreeBSD. Leggete la
documentazione FreeBSD per maggiori informazioni a questo riguardo.
7. Fonti di informazione
L'ultima versione di questo mini-HOWTO può essere scaricata da questo
sito in diversi formati (incluso SGML e
PostScript.) Il documento è stato tradotto in giapponese da Mr.
Teruyoshi Fujiwara come parte del the JF project
.
Gregor Hoffleit mantiene un sito con informazioni relative allo
sviluppo di U2FS e UFS.
Annelise Anderson sta lavorando ad una Linux+FreeBSD FAQ
, la quale coprirà
gli stessi temi di questo mini-HOWTO (e altro). Le FAQ sono intese
essere parte del freebsd-doc project.
Potete trovare alcuni articoli sulle differenze fra Linux e FreeBSD
qui .
Potete trovare altre informazioni riguardo FreeBSD (e scaricare
l'intero sistema) in questo sito . Potete
anche comprare il sistema su CDROM da Walnut Creek CDROM
(I loro server girano con FreeBSD).
Il Linux Kernel HOWTO (e questo mini-HOWTO) è realizzato come parte
del The Linux Documentation Project .
8. Crediti e affari legali
Grazie ai membri del *BSD user group in Danimarca
per aver risposto alle domande di un
novizio (newbie) di FreeBSD, a Mr. Takeshi Okazaki per avermi fatto
conoscere U2FS, e a Mr. David O'Brien per suggerimenti importanti.
8.1. Affari legali
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Although the information given in this document is believed to be
correct, the author will accept no liability for the content of this
document. Use the tips and examples given herein at your own risk.
Copyright © 1997, 1998, 1999 by Niels Kristian Bech Jensen. This
document may be distributed only subject to the terms and conditions
set forth in the LDP license .
Ovvero:
I marchi sono proprietà dei loro possessori.
Nonostante le informazioni date in questo documento si pensa siano
corrette, l'autore non accetterà responsabilità per il contenuto di
questo documento. Usate i suggerimenti e gli esempi qui contenuti a
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documento potrà essere distribuito solo sotto i termini e le
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