Linux ha un file system---intendendo con cio' ``la struttura delle directory e dei file in esse contenuti''---molto simile a quello del DOS. I file hanno dei nomi che seguono certe regole, sono messi in directory, alcuni sono eseguibili, e tra questi ultimi molti hanno degli switch. Inoltre, ci sono i caratteri wildcards, la redirezione e il piping. Ci sono solo alcune piccole differenze:
Ecco.un_NOME_molto.LUNGO
. Notare che ho usato
lettere maiuscole e minuscole: infatti...
FILENAME.tar.gz
e filename.tar.gz
sono due file diversi.
ls
e' un comando, LS
e' un errore;
$ # questo comando crea una directory di nome "I miei file vecchi"
$ mkdir "I miei file vecchi"
$ ls
I miei file vecchi bin tmp
Alcuni caratteri non dovrebbero ma possono essere usati; tra gli altri,
!*$&
. Non vi spiego come.
'*'
alla fine del loro nome quando si da' il comando
ls -F
. Per esempio:
$ ls -F
Direttorio/ cindy.jpg cjpg* lettera.txt script* vecchio~
I files cjpg*
e script*
sono eseguibili---``programmi''.
Sotto DOS, i file di backup hanno il nome che finisce in .BAK, sotto Linux
finiscono con una tilde '~
'. Inoltre, un file il cui nome inizia
con un punto viene considerato un file nascosto. Per esempio, il file
.io.sono.nascosto
non apparira' dopo il comando ls
.
/switch
, con i
programmi Linux si ottengono con -switch
or --switch
. Esempio:
dir /s
diventa ls -R
. Notare che molti programmi DOS, come
PKZIP o ARJ, hanno gli switch in stile Unix.
Ora potete saltare alla sezione Tradurre i comandi dal DOS a Linux, ma se fossi in voi continuerei a leggere.
Unix ha un tipo di file che il DOS non ha: il link simbolico. Questo e' un
puntatore ad un file o directory, e puo' essere usato al posto del file o
directory a cui punta; e' molto simile ai colegamenti di Windows 95. Esempi
di link simbolici sono /usr/X11
, che punta a /usr/X11R6
;
/dev/modem
, che punta a /dev/cua0
o /dev/cua1
.
Per fare un link simbolico:
$ ln -s <file_o_dir> <nomelink>
Esempio:
$ ln -s /usr/doc/g77/DOC g77manual.txt
Ora potete riferirvi a g77manual.txt
al posto di
/usr/doc/g77/DOC
. Ecco come appaiono i link quando date ls
:
$ ls -F
g77manual.txt@
$ ls -l
(various things...) g77manual.txt -> /usr/doc/g77/DOC
I file e le directory DOS hanno i seguenti attributi: A (archivio), H (hidden, nascosto), R (read-only, solo lettura), and S (system, file di sistema). Solo H e R hanno senso sotto Linux: i files nascosti iniziano con un punto, e per quanto riguarda l'attributo R, continuate a leggere.
Sotto Unix un file ha dei ``permessi'' e un proprietario, che appartiene ad un ``gruppo''. Guardate questo esempio:
$ ls -l /bin/ls
-rwxr-xr-x 1 root bin 27281 Aug 15 1995 /bin/ls*
Il primo campo contiene i permessi del file /bin/ls
,
che appartiene a root, gruppo bin. Tralasciando le altre informazioni (il
libro di Matt Welsh e' li' per quello), ricordate che -rwxr-xr-x
significa (da sinistra a destra):
-
e' il tipo di file (- = file normale, d = directory, l = link,
etc.); rwx
sono i permessi per il proprietario del file (read, write,
execute); r-x
sono i permessi per il gruppo cui il proprietario del
file appartiene (non spieghero' il concetto di gruppo, ne potete fare a meno
finché siete principianti ;-) r-x
sono i permessi per tutti gli altri
utenti (read, execute).
Anche la directory /bin
ha dei permessi: vedi la sezione
Permessi delle directory per ulteriori
dettagli. Ecco perché non potete cancellare il file /bin/ls
, a
meno che non siate root: non avete i permessi necessari. Per cambiare i
permessi di un file, il comando e':
$ chmod <whoXperm> <file>
dove who e' u
(user, cioe' proprietario), g
(group, gruppo), o
(other, altri), X e' +
o -
, perm e' r
(read, lettura), w
(write, scrittura), o x
(execute, esecuzione). Esempi:
$ chmod u+x file
setta il permesso di esecuzione per il proprietario. Scorciatoia:
chmod +x file
.
$ chmod go-rw file
toglie i permessi di lettura e scrittura per tutti tranne il proprietario.
$ chmod ugo+rwx file
da' a tutti i permessi di lettura, scrittura ed esecuzione.
# chmod +s file
rende un file ``setuid'' o ``suid'': ciascuno lo puo' eseguire con i permessi del proprietario. Di solito si incontrano file ``suid root''.
Una maniera piu' breve di riferirsi ai permessi e' con i numeri:
rwxr-xr-x
puo' essere espresso con 755 (ogni lettera corrisponde a un
bit: ---
e' 0, --x
e' 1, -w-
e' 2, -wx
e' 3...). Sembra
difficile, ma con un po' di pratica capirete il concetto.
root, essendo il cossiddetto superutente, puo' cambiare i permessi di ogni file. C'e' molto di piu' sull'argomento---LMP.
Alla sinistra, i comandi DOS; a destra, i corrispondenti comandi Linux.
COPY: cp
DEL: rm
MOVE: mv
REN: mv
TYPE: more, less, cat
Operatori per la redirezione e il plumbing: < > >> |
Wildcards: * ?
nul: /dev/null
prn, lpt1: /dev/lp0 or /dev/lp1; lpr
- ESEMPI -
DOS Linux
---------------------------------------------------------------------
C:\GUIDO>COPY JOE.TXT JOE.DOC $ cp joe.txt joe.doc
C:\GUIDO>COPY *.* TOTAL $ cat * > total
C:\GUIDO>COPY FRACTALS.DOC PRN $ lpr fractals.doc
C:\GUIDO>DEL TEMP $ rm temp
C:\GUIDO>DEL *.BAK $ rm *~
C:\GUIDO>MOVE PAPER.TXT TMP\ $ mv paper.txt tmp/
C:\GUIDO>REN PAPER.TXT PAPER.ASC $ mv paper.txt paper.asc
C:\GUIDO>PRINT LETTER.TXT $ lpr letter.txt
C:\GUIDO>TYPE LETTER.TXT $ more letter.txt
C:\GUIDO>TYPE LETTER.TXT $ less letter.txt
C:\GUIDO>TYPE LETTER.TXT > NUL $ cat letter.txt > /dev/null
n/a $ more *.txt *.asc
n/a $ cat section*.txt | less
Note:
.
'
e la directory genitrice `..
'); *.* prende tutti i file che hanno un
`.' nel mezzo o che finiscono per punto; p*a prende sia `pera' che
`palla'; *l* prende sia `mela' che `filo';
more
, premere SPAZIO per leggere il file,
`q' o CTRL-C per uscire. less
e' piu' intuitivo, si possono usare i tasti
freccia;
UNDELETE
, quindi pensarci bene prima di cancellare
un file;
< > >>
del DOS, Linux ha 2>
per
redirigere i messaggi di errore (stderr); inoltre, 2>&1
redirige
stderr su stdout, mentre 1>&2
redirige stdout su stderr;
[]
. Uso: [abc]*
prende i file che cominciano con a, b, c; *[I-N,1,2,3]
prende i file
che finiscono con I, J, K, L, M, N, 1, 2, 3;
RENAME
alla DOS; cioe', mv
*.xxx *.yyy
non funziona. Potete usare questo script; dettagli alla sezione
Shell Scripts.
#!/bin/sh # ren: rename multiple files according to several rules if [ $# -lt 3 ] ; then echo "usage: ren \"pattern\" \"replacement\" files..." exit 1 fi OLD=$1 ; NEW=$2 ; shift ; shift for file in $* do new=echo ${file} | sed s/${OLD}/${NEW}/g mv ${file} $new done
REN
del DOS, poiché usa le
``regular expressions'' che non conoscete ancora. In breve, se volete
cambiare le estensioni dei file, scrivete: ren ``htm$'' ``html''
*htm
. Non dimenticate il $
.
cp -i
e mv -i
per essere avvisati se un file sta per
essere sovrascritto.
Per far partire un programma, si scrive il suo nome come col DOS. Se la
directory (Sezione
Directories) dove il
programma risiede e' nel PATH (Sezione
Files di inizializzazione), il programma parte. Eccezione: sotto
Linux, un programma che sta nella directory corrente non parte se la
directory non e' inclusa nel PATH. Scappatoia: se prog
e' il programma,
scrivere ./prog
.
Questa e' una tipica linea di comando:
$ command -s1 -s2 ... -sn par1 par2 ... parn < input > output
dove -s1
, ..., -sn
sono gli switch del programma,
par1
, ..., parn
sono gli argomenti del programma. Si possono dare
piu' comandi sulla stessa linea:
$ command1 ; command2 ; ... ; commandn
Tutto qui per quanto riguarda i programmi, ma e' facile fare dei passi avanti. Uno dei vantaggi di Linux e' il multitasking: puo' far girare piu' programmi (d'ora in poi, processi) allo stesso tempo. Si possono lanciare programmi in background e continuare a lavorare. Inoltre, Linux mette a disposizione piu' sessioni di lavoro contemporanee: e' come avere tanti computer allo stesso tempo!
$ ALT-F1 ... ALT-F6
$ su - <loginname>
Esempio:
$ su - root
Questo e' utile, tra l'altro, per usare i floppy (Sezione
Floppies): normalmente, solo root lo puo' fare.
$ exit
Se ci sono dei job sospesi (vedi piu' avanti) si viene avvisati.
$ progname [-switches] [parameters] [< input] [> output]
&
' alla fine della linea di comando:
$ progname [-switches] [parameters] [< input] [> output] &
[1] 123
la shell identifica i processi dando loro un numero (es. [1]
; vedi
sotto) e un PID (123 nel nostro esempio).
$ ps -a
Questo comando da' una lista dei processi attualmente in esecuzione.
$ kill <PID>
Potreste dover uccidere un processo se non sapete come uscirne normalmente...
;-). A volte, un processo si puo' uccidere solo con:
$ kill -SIGKILL <PID>
Oltre a questo, la shell consente di fermare o sospendere un processo,
mandare un processo in background, e portare un processo dal background in
primo piano. In questo contesto, i processi sono chiamati `job'.
$ jobs
qui i job sono identificati dal loro numero, non dal PID.
$ CTRL-C
$ CTRL-Z
$ bg <job>
$ fg <job>
$ kill <%job>
dove <job> puo' essere 1, 2, 3, ... Usando questi comandi si puo'
formattare un disco, zippare dei files, compilare un programma e
decompattare un archivio tutto allo stesso tempo, e ancora avere il prompt a
disposizione. Provate a farlo col DOS! E provate con Windows, giusto per
vedere la differenza in performance.
Per eseguire un programma su un computer remoto il cui indirizzo IP e'
remote.bigone.edu
, si fa:
$ telnet remote.bigone.edu
Dopo il login, si fa partire il programma. Ovviamente, bisogna avere uno shell account sul computer remoto.
Se avete X11, si possono far girare anche applicazioni X sul computer
remoto, e queste verranno visualizzate sul vostro schermo. Siano
remote.bigone.edu
il computer remoto e local.linux.box
il vostro
PC. Per far girare da local.linux.box
un programma X che sta su
remote.bigone.edu
, si fa:
xterm
o equivalente emulatore di
terminale, poi digitare:
$ xhost +remote.bigone.edu
$ telnet remote.bigone.edu
remote:$ DISPLAY=local.linux.box:0.0
remote:$ progname &
(invece di DISPLAY...
, potreste dover scrivere: setenv DISPLAY local.linux.box:0.0
. Dipende dalla shell remota.)
Et voila! Ora progname
parte su remote.bigone.edu
e viene
visualizzato sulla vostra macchina. È pero' meglio non provarci tramite modem,
perché e' assolutamente troppo lento.