Precedente Successivo Indice

3. Note sull'installazione.

Tutte le principali distribuzioni di Linux comprendono versioni di teTeX, e ogni distribuzione ha le sue idiosincrasie. I metodi con cui le varie versioni gestiscono i pacchetti sono in gran parte incompatibili. Se provi ad installare teTeX da un'altra distribuzione, forse riuscirai ad installarlo, ma sicuramente farai una gran confusione nel database di gestione dei pacchetti del tuo sistema. Al momento di installare teTeX consulta fra quelle che seguono la sezione che corrisponde alla distribuzione di Linux che usi.

Installare teTeX è sorprendentemente facile per un pacchetto di queste dimensioni. Questo documento descrive solo le principali distribuzioni free di Linux disponibili negli Stati Uniti, poiché non ho avuto tempo per procurarmi o installare le distribuzioni europee come S.u.S.E.

Comunque la distribuzione teTeX generica non è più difficile da installare degli altri pacchetti Linux. Vedi la sezione La distribuzione generica CTAN.

L'installazione della distribuzione teTeX generica CTAN dovrebbe essere presa in seria considerazione se:

Un'installazione completa della distribuzione binaria richiede 40-50 Mb di spazio su disco, e compilare la distribuzione a partire dal codice sorgente richiede circa 75 Mb, quindi assicurati di avere questo spazio su disco prima di cominciare. Non c'è bisogno del compilatore gcc(1) o del sistema X Windows (comunque X è certamente di aiuto perché rende facile avere un'anteprima dei documenti sullo schermo). Tutto ciò di cui hai bisogno è un editor in grado di produrre testo in formato ASCII standard (vedi la sezione 2). Cosa c'è di più semplice?

Ghostscript V. 5.03 permette la stampa di documenti PostScript su stampanti non PostScript, e permette di avere anteprime dei documenti PostScript su monitor VGA o attraverso X Windows. Se hai una stampante PostScript non avrai bisogno di Ghostscript solo per stampare documenti PostScript. Ghostscript ha capacità maggiori, comunque, ma la descrizione completa va al di là degli scopi di questo HOWTO.

APSFILTER può automatizzare il trattamento dei documenti per la stampa, rendendo molto più facile la vita con la tua stampante. Vedi la sezione APSFILTER.

Per informazioni relative all'installazione di un demone di stampa e sulla configurazione delle stampanti sotto Linux, vedi la sezione Il demone lpd(8), e consulta il Printing-HOWTO.

3.1 La distribuzione generica CTAN, V. 0.4.

Puoi procurarti i file da uno dei siti CTAN elencati nella sezione Appendice A. Negli esempi che seguono, i file sono stati presi dal sito CTAN ftp.tex.ac.uk.

Installazione della distribuzione binaria.

Installazione minima.

Per prima cosa, collegati al sito FTP ftp.tex.ac.uk, e vai (cd) nella directory

 
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/ 
Scarica i file
INSTALL.bin
install.sh
e mettili nella directory di livello più alto nella quale vuoi installare teTeX (quella che conterrà tutti i componenti necessari al funzionamento di teTeX: file e directory): per esempio /var/teTeX se vuoi installare teTeX nel file system /var

Stampa il file INSTALL.bin. Tienilo a portata di mano, poiché spiega come effettuare un'installazione minima di teTeX. L'installazione minima richiede solo 10-15 Mb di spazio su disco, ma la cosa migliore è sicuramente installare tutto il pacchetto teTeX se possibile. Per l'installazione minima avrai bisogno dei file:

ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/base/latex-base.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/base/tetex-base.tar.gz
Avrai bisogno anche di uno dei due file compressi che contengono i programmi teTeX in forma eseguibile. Scarica il file:
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/binaries/i386-linux.tar.gz
se il tuo sistema usa le librerie condivise ELF di Linux, ld.so(1) versione 1.73 o superiore, e clibs versione 5.09 o superiore. Altrimenti prendi il file
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/binaries/i386-linuxaout.tar.gz
che è compilato per sistemi che usano le vecchie librerie statiche per il formato a.out.

Poi, seguendo le istruzioni nel file INSTALL.bin, esegui il comando

sh ./install.sh
dalla directory di livello più alto di teTeX (assicurati che anche i file compressi di teTeX si trovino lì). Dopo un po' il programma di installazione ti avvertirà della mancanza di alcuni dei pacchetti di teTeX. Comunque, se quello che vuoi è un'installazione minima di teTeX, puoi ignorare l'avvertimento e continuare. Per la configurazione di base del sistema teTeX, vedi la sezione Configurazione di base del sistema.

Per installare gli altri pacchetti consulta la sezione seguente.

Installazione completa.

Per eseguire un'installazione completa di teTeX scarica, oltre ai file elencati nella sezione precedente, i seguenti:

ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/ams-doc.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/bibtex-doc.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/eplain-doc.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/fonts-doc.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/general-doc.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/generic-doc.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/latex-doc.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/makeindex-doc.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/metapost-doc.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/programs-doc.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/fonts/ams-fonts.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/fonts/dc-fonts.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/fonts/ec-fonts.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/fonts/misc-fonts.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/fonts/postscript-fonts.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/fonts/sauter-fonts.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/amstex.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/bibtex.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/eplain.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/latex-extra.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/metapost.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/pictex.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/pstricks.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/texdraw.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/xypic.tar.gz
Tutti questi dovrebbero essere messi nella directory di livello più alto di teTeX. Come per l'installazione minima, esegui il comando
sh ./install.sh

Configurazione di base del sistema.

Lo script install.sh dopo aver determinato quali file di teTeX sono presenti, ti presenterà un menu con una serie di opzioni. L'unica scelta che devi fare a questo punto riguarda la directory di livello più alto in cui vuoi che teTeX sia installato (opzione ``D''). Devi, naturalmente, scegliere una directory sulla cui directory padre hai privilegi di scrittura. Per esempio, se volessi installare teTeX sulla tua directory home, dovresti specificare la directory su cui installare teTeX nel modo seguente:

/home/john.q.public/teTeX
e, ritornato al menu principale, scegliere ``I'' per continuare con l'installazione. Non è necessario che la directory esista già: lo script install.sh è in grado di crearla.

Un opzione che vale la pena usare è quella che consente di scegliere una directory alternativa per i fonts generati. Anche se pensi di dover usare solo fonts PostScript Type 1, potresti dover elaborare un file che richiede i fonts Computer Modern. Questa opzione richiede l'inserimento della directory da usare. Devi avere privilegi di scrittura sul padre di questa directory. Seguendo l'esempio precedente, potresti specificare:

/home/john.q.public/texfonts
o, se vuoi che i fonts generati siano accessibili da tutti gli utenti del sistema, specifica una directory come
/var/texfonts
La mia raccomandazione è quella di non usare la directory proposta per questa opzione, /var/tmp/texfonts, perché i fonts generati potrebbero essere cancellati al successivo riavvio e dovrebbero essere generati ancora qualora fossero di nuovo necessari.

Dopo che hai scelto l'opzione ``I'' e install.sh ha installato i file, impostato i permessi e generato link e file di formato, il programma terminerà con un messaggio che dice di aggiungere alla variabile di ambiente $PATH la directory in cui sono installati i programmi di teTeX, e quelle in cui si trovano le pagine di manuale ed i file di informazioni alle variabili $MANPATH e $INFOPATH. Per esempio, aggiungi le seguenti linee:

export PATH=$PATH:"/home/john.q.public/teTeX/bin"
export MANPATH=$MANPATH":/home/john.q.public/teTeX/man"
export INFOPATH$=INFOPATH":/home/john.q.public/teTeX/info"
al tuo ~/.bash_profile se bash(1) è la tua shell, o al tuo ~/.profile se usi un'altra shell.

Scollegati (log out) e ricollegati (log in), in modo che le variabili di ambiente siano registrate. Poi esegui il comando

texconfig confall
per assicurarti che l'installazione sia corretta.

Puoi poi configurare specificamente teTeX per il tuo hardware. Vedi la sezione Dettagli sulla configurazione dopo l'installazione.

Installazione della distribuzione sorgente.

Per installare il codice sorgente di teTeX V. 0.4, collegati via FTP ad un sito CTAN come ftp://ftp.tex.ac.uk e scarica i seguenti file:

ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/INSTALL.src
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/sources/README.texmf-src
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/sources/teTeX-lib-0.4pl8.tar.gz
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/sources/teTeX-src-0.4pl7.tar.gz

Leggi le istruzioni in INSTALL.src, poi collegati come root e decomprimi i file in una directory sulla quale hai privilegi di lettura, scrittura ed esecuzione.

Ricorda di usare tar(1) con l'argomento p, e l'opzione noclobber di bash(1). Puoi fare questo usando il comando non intuitivo

set +o noclobber
L'argomento +o di set serve a non impostare una variabile, esattamente il contrario di quello che ci si potrebbe aspettare (``set'' significa ``impostare'').

Il file teTeX-lib-0.4pl8.tar.gz creerà la directory ./teTeX. Il file teTeX-src-0.4pl7.tar.gz creerà la directory teTeX-src-0.4. Stampa il file INSTALL.src e tienilo a portata di mano per i passi seguenti. Passa alla directory ./teTeX-src-0.4 e, seguendo le istruzioni nel file INSTALL.src, modifica il ./Makefile.

Devi assegnare alla variabile TETEXDIR il percorso assoluto della sottodirectory teTeX della directory in cui hai decompresso il codice sorgente e le librerie. Per esempio, se hai decompresso i file nella tua directory home, assegna a TETEXDIR

/home/john.q.public/teTeX

Le rimanenti opzioni del Makefile sono piuttosto generiche. Con la versione 2.7.2 e successive di gcc(1) non ci dovrebbe essere bisogno di altre modifiche, a meno che tu non abbia un compilatore e delle librerie non standard, o che tu voglia ulteriori ottimizzazioni, o per qualche altro motivo. Assicurati che le variabili USE_DIALOG, USE_NCURSES, e HAVE_NCURSES siano impostate correttamente per il tuo sistema, perché il programma dialog ha bisogno delle librerie ncurses. Una libreria ncurses(3x) è inclusa nella distribuzione sorgente, per cui i valori già presenti nel Makefile dovrebbero andar bene. Se non riesci a compilare o linkare ncurses(3x), texconfig(1) può essere eseguito anche dalla linea di comando.

Se hai fatto tutto correttamente fino a questo punto, dopo essere andato sulla directory di livello più alto in cui hai installato i sorgenti, dovresti poter digitare make world e rilassarti finché gli eseguibili di teTeX non sono stati compilati. Ci possono volere anche alcune ore.

Una volta che la compilazione è terminata, aggiungi le directory di teTeX alle variabili di ambiente $PATH, $MANPATH, e $INFOPATH. Continuando con l'esempio precedente, le linee che dovrebbero essere aggiunte al file ~/.bash_profile, sono:

export PATH=$PATH":/home/john.q.public/teTeX/bin/i386-linux"
export MANPATH=$MANPATH":/home/john.q.public/teTeX/man"
export INFOPATH=$INFOPATH":/home/john.q.public/teTeX/info"

La variabile $PATH è diversa nella distribuzione sorgente e nella distribuzione binaria. Nota che ora la directory in cui si trovano gli eseguibili è teTeX/bin/i386-linux invece di teTeX/bin come nella distribuzione binaria.

A questo punto puoi eseguire texconfig confall per assicurarti che i percorsi sono stati correttamente impostati, e poi precedere a configurare teTeX come nella distribuzione binaria. Vedi la sezione Dettagli sulla configurazione dopo l'installazione.

3.2 Distribuzioni Linux.

Slackware 3.2.

Per prima cosa, collegati al più vicino sito FTP che mantiene un archivio Linux. Il mio è wuarchive.wustl.edu. Cerca la directory che contiene i dischetti della distribuzione Slackware. Su wuarchive.wustl.edu è:

systems/linux/sunsite/distributions/Slackware/slakware/.

I siti che mantengono una copia di sunsite.unc.edu hanno questi dischetti nella directory distributions/Slackware/slakware/. Il pacchetto teTeX completo è contenuto nella serie t di dischi Slackware. Scarica tutti i nove dischi della serie t, cioè i dischi t1 - t9. Li devi anche tenere in ordine. Metti i file in sottodirectory del tuo hard disk dal nome t1 - t9, oppure su dischetti, scrivendo su ognuno di essi il nome relativo (da t1 a t9). Li installeremo a mano.

Non è difficile. Il programma di installazione Slackware crea le directory e decomprime i file. Dà anche una descrizione di ciascun modulo della distribuzione, il che ti permette di scegliere se installarlo o meno. Nel caso di teTeX, comunque, installerai tutto, dato che questa è senz'altro la cosa migliore.

Assumeremo d'ora in poi che tu abbia i nove dischetti di teTeX della distribuzione Slackware, preparati come abbiamo visto sopra. Avrai molti file con estensione .tgz. Questa estensione è un'abbreviazione per un archivio tar(1) compresso con gzip. Tutti i nomi rispettano la limitazione imposta da MS-DOS per i nomi di file (8+3 caratteri: non sei felice di aver deciso di ripulire le tue partizioni DOS e di installare Linux al suo posto?) Puoi quindi usare una partizione DOS dell'hard disk o dischetti in formato DOS per questi file; questi ultimi iniziano con le lettere tb, td, o tm, e così via: queste sono le abbreviazioni scelte dagli implementatori per ``TeX binary'', ``TeX documentation'', ``TeX macro'' e così via. La differenza comunque per noi è puramente accademica perché installeremo tutto.

Esegui il programma install della distribuzione Slackware. Non ti devi preoccupare di riconfigurare il sistema, scegli semplicemente l'opzione che consente di aggiungere nuovo software. Indica dove sono memorizzati i file di teTeX (dischetti, partizione dell'hard disk, CD-ROM), specifica che vuoi installare la serie t e che non vuoi che ti venga chiesto quali moduli installare -- semplicemente installa tutto quello che si trova nei dischetti della serie t. Ti sarà richiesto di inserire i dischetti nel drive se hai scelto di installare da dischetto. Se invece hai scelto l'installazione da hard disk o CD-ROM non dovrai fare più niente.

Installazione manuale dalla distribuzione Slackware.

Questa sezione è rivolta a coloro che, per una ragione o un'altra, vogliono installare teTeX manualmente da una distribuzione Linux.

Assumeremo che tu abbia la serie t della distribuzione Slackware, contenente teTeX, su dischetti con etichette t1 - t9. Monta il dischetto t1 nel modo seguente:

mount /dev/fd0 /mnt
se il tuo sistema Linux è configurato in modo standard. In effetti, puoi montare il dischetto in qualsiasi directory: dovrai solo sostituire nei prossimi passi gli appropriati nomi di directory.

Poi devi creare la directory di livello più alto di teTeX: teTeX considera i nomi di directory relativamente alla posizione dei suoi programmi, ma la distribuzione Slackware è archiviata relativamente alla directory radice dell'hard disk. Quindi la directory di livello più alto di teTeX sarà:

/usr/lib/teTeX

Copia tutti i file .tgz della distribuzione in /usr/lib/teTeX ed esegui i comandi che seguono:

dovresti essere collegato come root e trovarti nella directory radice, /, per questi passi. Ho usato il file tb-xfig.tgz a scopo dimostrativo: naturalmente dovrai sostituire tutti i nomi dei file da scompattare.

cp /mnt/tb-xfig.tgz /usr/lib/teTeX   
tar -zxvf /usr/lib/teTeX/tb-xfig.tar  # l'opzione v per vedere cosa succede!
rm /usr/lib/teTeX/tb-xfig.tgz

La maggior parte dei pacchetti Slackware che ho visto contengono uno script di installazione, che il programma di installazione esegue dopo aver decompresso i file. Se nella directory install, dopo che hai decompresso i file, c'è uno script di nome doinst.sh, eseguilo (collegato come root), digitando:

sh < /install/doinst.sh

Può essere allarmante vedere tutti quei nomi scorrere sullo schermo mentre i file vengono decompressi. Rilassati! Fai una pausa, piena la tua tazza di caffè (o di qualunque cosa stai bevendo). Ci sono solo poche cose che devi ancora fare per installare teTeX. Sono descritte nella Sezione 4.

Debian GNU/Linux, V. 1.3.

Installare teTeX dai pacchetti Debian è veramente semplice. Scarica la versione stabile più recente dei file teTeX da ftp.debian.org. La distribuzione teTeX si trova nella directory

pub/debian/bo/binary-i386/tex

Scarica i seguenti file compressi via FTP anonimo (ricorda di impostare il modo binario per il trasferimento).

tetex-base_0.4pl6-5.deb
tetex-bin_0.4pl6-8.deb
tetex-dev_0.4pl6-8.deb
tetex-doc_0.4pl6-1.deb
tetex-extra_0.4pl6-4.deb

Una volta che tutti i file si trovano al sicuro sul tuo hard disk, ``diventa'' root (con il comando su) e installali usando il programma dpkg(1):

dpkg -i tetex-base_0.4pl6-5.deb
dpkg -i tetex-bin_0.4pl6-8.deb
dpkg -i tetex-dev_0.4pl6-8.deb
dpkg -i tetex-doc_0.4pl6-1.deb
dpkg -i tetex-extra_0.4pl6-4.deb

Ci vorrà un po' di tempo, perché i pacchetti Debian contengono gli script necessari per controllare eventuali vecchie installazioni di TeX, creare i file .fmt per TeX e LaTeX, costruire il database di ricerca dei percorsi e sistemare altri dettagli. Una volta che tutto è finito dovresti avere un'installazione di teTeX completamente funzionante che ha bisogno solo di essere configurata per i dettagli del tuo sistema. Vedi la sezione Dettagli sulla configurazione dopo l'installazione.

RedHat V. 4.2.

Si potrebbero installare anche solo delle parti scelte di teTeX dalla distribuzione RedHat, ma per coerenza con la filosofia delle altre sezioni, assumeremo che tu, avendo bisogno di tutti i servizi offerti da teTeX, installi la distribuzione completa.

Per installare teTeX dai pacchetti RPM di RedHat sotto RedHat Linux v. 4.2, collegati via FTP al sito sunsite.unc.edu. Dalla directory

 
pub/Linux/distributions/redhat/current/i386/RedHat/RPMS/
dopo aver impostato il modo binario per il trasferimento scarica i seguenti file:
tetex-0.4pl8-5.i386.rpm
tetex-latex-0.4pl8-5.i386.rpm
tetex-afm-0.4pl8-5.i38 6.rpm
tetex-dvilj-0.4pl8-5.i386.rpm
tetex-dvips-0.4pl8-5.i386.rpm
tetex-xdvi-0.4pl8-5.i386.rpm
tetex-texmf-src-0.4pl8-5.i386.rpm

Quest'ultimo file può non essere strettamente necessario. Contiene i sorgenti LaTeX, nel caso tu voglia installare da solo LaTeX. Se stai pensando di aggiornare LaTeX indipendentemente in futuro può essere utile avere questo file.

Installa i file sopra nell'ordine dato, usando il comando rpm -i, quindi vai alla sezione Dettagli sulla configurazione dopo l'installazione.

3.3 Ghostscript V. 5.03.

Lo sviluppo di Ghostscript è rapido, e i cambiamenti che vengono apportati ad ogni versione rispetto alla precedente sono significativi. Quindi vale la pena installare la versione di Ghostscript disponibile sulla sua home page, http://www.cs.wisc.edu/~ghost.

Nel momento in cui scrivo la versione più recente è la 5.03. L'archivio di Ghostscript per Linux contiene i seguenti file:

ghostscript-5.03gnu.tar.gz
ghostscript-5.03jpeg.tar.gz
ghostscript-5.03libpng.tar.gz
ghostscript-5.03zlib.tar.gz
ghostscript-fonts-std-5.03.tar.gz
ghostscript-fonts-other-5.03.tar.gz
Cos'è Ghostscript, e perché ne hai bisogno? Tecnicamente, Ghostscript è un ``processore di immagini Raster''. Traduce codice PostScript in molti formati come quello della tua stampante o della tua scheda video, siano o no in grado di capire da soli il linguaggio PostScript. Praticamente, Ghostscript ti permette di usare fonts Type 1, e di mettere insieme su ogni stampante o video che Ghostscript conosce testi e grafica.

La qualità dei fonts distribuiti con il programma è aumentata costantemente nelle ultime versioni. O forse nelle versioni più recenti di Ghostscript è migliorata la qualità del rendering dei fonts. In ogni caso, questo va a beneficio degli utenti Linux, che probabilmente non possono spendere centinaia di migliaia di lire per acquistare dei fonts distribuiti commercialmente. Dato che Ghostscript può capire le richieste di fonts di dvips(1), è insieme a Ghostscript che è fornita una libreria di fonts, e non con teTeX. Comunque i file contenenti le informazioni per la metrica dei fonts, che hanno l'estensione .afm, sono inclusi nella distribuzione di teTeX.

Per informazioni sull'uso di Ghostscript, consulta anche il file use.txt presente nella distribuzione di Ghostscript, ed il Printing-HOWTO. Su Internet è anche disponibile un manuale di Ghostscript: vedi Dove trovare altre informazioni

Oppure, installa APSFILTER e lascia che Ghostscript faccia tutto automaticamente (vedi la sezione APSFILTER).

Infine una nota importante: la mia raccomandazione è quella di compilare Ghostscript per il tuo sistema, se possibile. Mettere insieme versioni diverse di Ghostscript e svgalib può velocemente causare disordine nel sistema. La versione di Ghostscript presente nel pacchetto AP della distribuzione Slackware è la 2.6.2 e non è compilata con il supporto per X. Probabilmente avrai anche problemi a trovare la versione di svgalib adatta. C'è una versione di Ghostscript con supporto X11 nel pacchetto XAP di Slackware, e presumibilmente anche nelle altre distribuzioni Linux; comunque non le ho provate. Secondo me compilare Ghostscript per il tuo sistema è molto più semplice.

Bisogna anche ricordare che ci sono due diverse distribuzioni di Ghostscript in circolazione: Aladdin Ghostscript, che è una distribuzione commerciale, e la distribuzione GNU, che è indietro di diversi anni rispetto alla prima. Questo ritardo è dovuto alla particolare licenza con cui Ghostscript è distribuito. Vedi il Printing-HOWTO per i dettagli.

Il supporto svgalib per la distribuzione GNU di Ghostscript versione 3.33 è contenuto in un piccolo file compresso sotto forma di file .diff. Ghostscript 3.33 per X è configurato anche per il supporto JPEG, quindi dovresti avere anche i sorgenti delle librerie JPEG. I file necessari sono su tutti i siti che mantengono software GNU, come ad esempio ftp://prep.ai.mit.edu/pub/gnu.

3.4 APSFILTER.

Ci sono programmi fatti per semplificare la vita, e APSFILTER è uno di questi. APSFILTER, scritto da Andreas Klemm, funziona con un qualsiasi demone di stampa compatibile BSD (il che significa che nel tuo sistema c'è il programma lpd e il file /etc/printcap; vedi oltre) e fornisce un supporto completamente invisibile per la stampa di file ASCII, DVI e PostScript, ma anche per file compressi con gzip(1), compress(1) ed altri programmi di compressione dati.

Una volta che hai installato APSFILTER, puoi stampare un file PostScript su qualunque stampante tu abbia digitando semplicemente

lpr file.ps
oppure, per stampare un file ASCII, che non ha quindi bisogno di un interprete PostScript:
lpr -Praw file.asc
Stupendo.

APSFILTER è sorprendentemente facile da installare tenendo conto che interagisce con molte parti del tuo sistema. Per installare la distribuzione generica di APSFILTER, comunque, devi avere una versione recente del compilatore gcc(1), perché APSFILTER compila alcuni dei propri filtri durante l'installazione. Comunque in alcune distribuzioni di Linux c'è una versione precompilata, quindi per prima cosa controlla la tua distribuzione.

In ogni caso devi avere Ghostscript e lpd(8) correttamente installati perché APSFILTER possa funzionare. La versione più recente di APSFILTER si trova nell'archivio Linux al sito ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/system/printing/.

3.5 Il demone lpd(8).

Ci sono molte variazioni sul tema della configurazione delle stampanti. Riuscire a far funzionare un demone di stampa può essere definito un trionfo. Se il computer su cui usi teTeX non fa parte di una rete puoi semplicemente inviare i dati da stampare al file che rappresenta la porta della stampante, ma sarebbe meglio di no. Perdi tutte le capacità offerte dal demone di stampa. Se poi il tuo computer fa parte di una rete e la stampante è accessibile solo attraverso la rete devi per forza avere un demone di stampa funzionante.

Il programma di base di UNIX per la gestione della stampa sui sistemi compatibili BSD è lpd(8). Quando stampi un file con il comando lpr(1) in realtà il file viene aggiunto ad una coda di stampa. lpd(8) si occupa poi di stampare i file nell'ordine in cui sono accodati. Altri programmi utili per la stampa sono lpq(1), che mostra il contenuto della coda di stampa, e lprm(1) che toglie i file dalla coda di stampa.

Il demone di stampa può anche svolgere altri compiti, come filtrare in modo trasparente file di diversi tipi (usando programmi come APSFILTER, di cui abbiamo già parlato), stampare file ricevuti da altre macchine su una rete, stampare su diverse stampanti se ne hai più di una collegata, ed conservare i file in coda per poter poi riprendere la stampa una volta che hai ricaricato la carta sulla stampante.

Il Printing-HOWTO spiega nei dettagli come configurare un demone di stampa. Molte distribuzioni di Linux contengono un pacchetto lpd(8) già configurato. Controlla se questo è il tuo caso, perché ti risparmierà un bel po' di lavoro. Pacchetti del genere sono in genere archiviati, abbastanza stranamente, usando il nome lpr, quindi cerca questo programma. Un pacchetto è disponibile anche nell'archivio di Linux al sito ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/system/printing.


Precedente Successivo Indice