Tutte le principali distribuzioni di Linux comprendono versioni di teTeX, e ogni distribuzione ha le sue idiosincrasie. I metodi con cui le varie versioni gestiscono i pacchetti sono in gran parte incompatibili. Se provi ad installare teTeX da un'altra distribuzione, forse riuscirai ad installarlo, ma sicuramente farai una gran confusione nel database di gestione dei pacchetti del tuo sistema. Al momento di installare teTeX consulta fra quelle che seguono la sezione che corrisponde alla distribuzione di Linux che usi.
Installare teTeX è sorprendentemente facile per un pacchetto di queste dimensioni. Questo documento descrive solo le principali distribuzioni free di Linux disponibili negli Stati Uniti, poiché non ho avuto tempo per procurarmi o installare le distribuzioni europee come S.u.S.E.
Comunque la distribuzione teTeX generica non è più difficile da installare degli altri pacchetti Linux. Vedi la sezione La distribuzione generica CTAN.
L'installazione della distribuzione teTeX generica CTAN dovrebbe essere presa in seria considerazione se:
/usr
.Un'installazione completa della distribuzione binaria richiede 40-50 Mb
di spazio su disco, e compilare la distribuzione a partire dal codice
sorgente richiede circa 75 Mb, quindi assicurati di avere questo spazio
su disco prima di cominciare. Non c'è bisogno del compilatore
gcc(1)
o del sistema X Windows (comunque X è certamente di aiuto
perché rende facile avere un'anteprima dei documenti sullo schermo).
Tutto ciò di cui hai bisogno è un editor in grado di produrre testo in
formato ASCII standard (vedi la sezione 2). Cosa c'è di più semplice?
Ghostscript V. 5.03 permette la stampa di documenti PostScript su stampanti non PostScript, e permette di avere anteprime dei documenti PostScript su monitor VGA o attraverso X Windows. Se hai una stampante PostScript non avrai bisogno di Ghostscript solo per stampare documenti PostScript. Ghostscript ha capacità maggiori, comunque, ma la descrizione completa va al di là degli scopi di questo HOWTO.
APSFILTER può automatizzare il trattamento dei documenti per la stampa, rendendo molto più facile la vita con la tua stampante. Vedi la sezione APSFILTER.
Per informazioni relative all'installazione di un demone di stampa e sulla configurazione delle stampanti sotto Linux, vedi la sezione Il demone lpd(8), e consulta il Printing-HOWTO.
Puoi procurarti i file da uno dei siti CTAN elencati nella sezione Appendice A. Negli esempi che seguono, i file sono stati presi dal sito CTAN ftp.tex.ac.uk.
Per prima cosa, collegati al sito FTP
ftp.tex.ac.uk, e vai (cd
) nella directory
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/Scarica i file
INSTALL.bin install.she mettili nella directory di livello più alto nella quale vuoi installare teTeX (quella che conterrà tutti i componenti necessari al funzionamento di teTeX: file e directory): per esempio
/var/teTeX
se vuoi
installare teTeX nel file system /var
Stampa il file INSTALL.bin
. Tienilo a portata di mano, poiché
spiega come effettuare un'installazione minima di teTeX. L'installazione
minima richiede solo 10-15 Mb di spazio su disco, ma la cosa migliore è
sicuramente installare tutto il pacchetto teTeX se possibile. Per
l'installazione minima avrai bisogno dei file:
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/base/latex-base.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/base/tetex-base.tar.gzAvrai bisogno anche di uno dei due file compressi che contengono i programmi teTeX in forma eseguibile. Scarica il file:
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/binaries/i386-linux.tar.gzse il tuo sistema usa le librerie condivise ELF di Linux,
ld.so(1)
versione 1.73 o superiore, e clibs versione 5.09 o superiore. Altrimenti
prendi il file
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/binaries/i386-linuxaout.tar.gzche è compilato per sistemi che usano le vecchie librerie statiche per il formato a.out.
Poi, seguendo le istruzioni nel file INSTALL.bin
, esegui il comando
sh ./install.shdalla directory di livello più alto di teTeX (assicurati che anche i file compressi di teTeX si trovino lì). Dopo un po' il programma di installazione ti avvertirà della mancanza di alcuni dei pacchetti di teTeX. Comunque, se quello che vuoi è un'installazione minima di teTeX, puoi ignorare l'avvertimento e continuare. Per la configurazione di base del sistema teTeX, vedi la sezione Configurazione di base del sistema.
Per installare gli altri pacchetti consulta la sezione seguente.
Per eseguire un'installazione completa di teTeX scarica, oltre ai file elencati nella sezione precedente, i seguenti:
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/ams-doc.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/bibtex-doc.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/eplain-doc.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/fonts-doc.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/general-doc.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/generic-doc.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/latex-doc.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/makeindex-doc.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/metapost-doc.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/doc/programs-doc.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/fonts/ams-fonts.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/fonts/dc-fonts.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/fonts/ec-fonts.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/fonts/misc-fonts.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/fonts/postscript-fonts.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/fonts/sauter-fonts.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/amstex.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/bibtex.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/eplain.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/latex-extra.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/metapost.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/pictex.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/pstricks.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/texdraw.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/goodies/xypic.tar.gzTutti questi dovrebbero essere messi nella directory di livello più alto di teTeX. Come per l'installazione minima, esegui il comando
sh ./install.sh
Lo script install.sh
dopo aver determinato quali file di teTeX
sono presenti, ti presenterà un menu con una serie di opzioni. L'unica
scelta che devi fare a questo punto riguarda la directory di livello più
alto in cui vuoi che teTeX sia installato (opzione ``D''). Devi,
naturalmente, scegliere una directory sulla cui directory padre hai
privilegi di scrittura. Per esempio, se volessi installare teTeX sulla
tua directory home, dovresti specificare la directory su cui installare
teTeX nel modo seguente:
/home/john.q.public/teTeXe, ritornato al menu principale, scegliere ``I'' per continuare con l'installazione. Non è necessario che la directory esista già: lo script
install.sh
è in grado di crearla.
Un opzione che vale la pena usare è quella che consente di scegliere una directory alternativa per i fonts generati. Anche se pensi di dover usare solo fonts PostScript Type 1, potresti dover elaborare un file che richiede i fonts Computer Modern. Questa opzione richiede l'inserimento della directory da usare. Devi avere privilegi di scrittura sul padre di questa directory. Seguendo l'esempio precedente, potresti specificare:
/home/john.q.public/texfontso, se vuoi che i fonts generati siano accessibili da tutti gli utenti del sistema, specifica una directory come
/var/texfontsLa mia raccomandazione è quella di non usare la directory proposta per questa opzione,
/var/tmp/texfonts
, perché i fonts
generati potrebbero essere cancellati al successivo riavvio e dovrebbero
essere generati ancora qualora fossero di nuovo necessari.
Dopo che hai scelto l'opzione ``I'' e install.sh
ha installato i
file, impostato i permessi e generato link e file di formato, il
programma terminerà con un messaggio che dice di aggiungere alla
variabile di ambiente $PATH
la directory in cui sono
installati i programmi di teTeX, e quelle in cui si trovano le pagine di
manuale ed i file di informazioni alle variabili
$MANPATH
e
$INFOPATH
. Per esempio, aggiungi le seguenti linee:
export PATH=$PATH:"/home/john.q.public/teTeX/bin" export MANPATH=$MANPATH":/home/john.q.public/teTeX/man" export INFOPATH$=INFOPATH":/home/john.q.public/teTeX/info"al tuo
~/.bash_profile
se bash(1)
è la tua shell, o
al tuo ~/.profile
se usi un'altra shell.
Scollegati (log out) e ricollegati (log in), in modo che le variabili di ambiente siano registrate. Poi esegui il comando
texconfig confallper assicurarti che l'installazione sia corretta.
Puoi poi configurare specificamente teTeX per il tuo hardware. Vedi la sezione Dettagli sulla configurazione dopo l'installazione.
Per installare il codice sorgente di teTeX V. 0.4, collegati via FTP ad un sito CTAN come ftp://ftp.tex.ac.uk e scarica i seguenti file:
ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/INSTALL.src ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/sources/README.texmf-src ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/sources/teTeX-lib-0.4pl8.tar.gz ctan/tex-archive/systems/unix/teTeX/distrib/sources/teTeX-src-0.4pl7.tar.gz
Leggi le istruzioni in INSTALL.src
, poi collegati come root e
decomprimi i file in una directory sulla quale hai privilegi di lettura,
scrittura ed esecuzione.
Ricorda di usare tar(1)
con l'argomento p
, e l'opzione
noclobber
di bash(1)
. Puoi fare questo usando il
comando non intuitivo
set +o noclobberL'argomento
+o
di set
serve a non impostare una
variabile, esattamente il contrario di quello che ci si potrebbe
aspettare (``set'' significa ``impostare'').
Il file teTeX-lib-0.4pl8.tar.gz
creerà la
directory ./teTeX
. Il file teTeX-src-0.4pl7.tar.gz
creerà
la directory teTeX-src-0.4
. Stampa il file INSTALL.src
e tienilo a portata di mano per i passi seguenti. Passa alla
directory ./teTeX-src-0.4
e, seguendo le istruzioni nel file
INSTALL.src
, modifica il ./Makefile
.
Devi assegnare alla variabile TETEXDIR
il percorso assoluto
della sottodirectory teTeX
della directory in cui hai
decompresso il codice sorgente e le librerie. Per esempio, se hai
decompresso i file nella tua directory home, assegna a TETEXDIR
/home/john.q.public/teTeX
Le rimanenti opzioni del Makefile
sono piuttosto generiche. Con
la versione 2.7.2 e successive di gcc(1)
non ci dovrebbe essere
bisogno di altre modifiche, a meno che tu non abbia un compilatore e
delle librerie non standard, o che tu voglia ulteriori ottimizzazioni, o
per qualche altro motivo. Assicurati che le variabili
USE_DIALOG
, USE_NCURSES
, e HAVE_NCURSES
siano
impostate correttamente per il tuo sistema, perché il programma
dialog
ha bisogno delle librerie ncurses. Una libreria
ncurses(3x)
è inclusa nella distribuzione sorgente, per cui i
valori già presenti nel Makefile
dovrebbero andar bene. Se non
riesci a compilare o linkare ncurses(3x)
, texconfig(1)
può essere eseguito anche dalla linea di comando.
Se hai fatto tutto correttamente fino a questo punto, dopo essere andato
sulla directory di livello più alto in cui hai installato i sorgenti,
dovresti poter digitare make world
e rilassarti finché gli
eseguibili di teTeX non sono stati compilati. Ci possono volere anche
alcune ore.
Una volta che la compilazione è terminata, aggiungi le directory di
teTeX alle variabili di ambiente $PATH, $MANPATH
,
e $INFOPATH
. Continuando con l'esempio precedente, le
linee che dovrebbero essere aggiunte al file
~/.bash_profile
, sono:
export PATH=$PATH":/home/john.q.public/teTeX/bin/i386-linux" export MANPATH=$MANPATH":/home/john.q.public/teTeX/man" export INFOPATH=$INFOPATH":/home/john.q.public/teTeX/info"
La variabile $PATH
è diversa nella distribuzione sorgente
e nella distribuzione binaria. Nota che ora la directory in cui si
trovano gli eseguibili è teTeX/bin/i386-linux
invece di
teTeX/bin
come nella distribuzione binaria.
A questo punto puoi eseguire texconfig confall
per assicurarti
che i percorsi sono stati correttamente impostati, e poi precedere a
configurare teTeX come nella distribuzione binaria. Vedi la sezione
Dettagli sulla configurazione dopo l'installazione.
Per prima cosa, collegati al più vicino sito FTP che mantiene un archivio
Linux. Il mio è wuarchive.wustl.edu
. Cerca la directory che
contiene i dischetti della distribuzione Slackware. Su
wuarchive.wustl.edu
è:
systems/linux/sunsite/distributions/Slackware/slakware/.
I siti che mantengono una copia di sunsite.unc.edu
hanno questi
dischetti nella directory distributions/Slackware/slakware/
. Il
pacchetto teTeX completo è contenuto nella serie t
di dischi
Slackware. Scarica tutti i nove dischi della serie t
, cioè i
dischi t1 - t9
. Li devi anche tenere in ordine. Metti i file in
sottodirectory del tuo hard disk dal nome t1 - t9
, oppure su
dischetti, scrivendo su ognuno di essi il nome relativo (da t1
a
t9
). Li installeremo a mano.
Non è difficile. Il programma di installazione Slackware crea le directory e decomprime i file. Dà anche una descrizione di ciascun modulo della distribuzione, il che ti permette di scegliere se installarlo o meno. Nel caso di teTeX, comunque, installerai tutto, dato che questa è senz'altro la cosa migliore.
Assumeremo d'ora in poi che tu abbia i nove dischetti di teTeX della
distribuzione Slackware, preparati come abbiamo visto sopra. Avrai molti
file con estensione .tgz
. Questa estensione è un'abbreviazione
per un archivio tar(1)
compresso con gzip
. Tutti i nomi
rispettano la limitazione imposta da MS-DOS per i nomi di file (8+3
caratteri: non sei felice di aver deciso di ripulire le tue
partizioni DOS e di installare Linux al suo posto?) Puoi quindi usare una
partizione DOS dell'hard disk o dischetti in formato DOS per questi
file; questi ultimi iniziano con le lettere tb, td,
o
tm,
e così via: queste sono le abbreviazioni scelte dagli
implementatori per ``TeX binary'', ``TeX documentation'', ``TeX macro'' e
così via. La differenza comunque per noi è puramente accademica perché
installeremo tutto.
Esegui il programma install
della distribuzione Slackware. Non
ti devi preoccupare di riconfigurare il sistema, scegli semplicemente
l'opzione che consente di aggiungere nuovo software. Indica dove sono
memorizzati i file di teTeX (dischetti, partizione dell'hard disk,
CD-ROM), specifica che vuoi installare la serie t
e che
non vuoi che ti venga chiesto quali moduli installare --
semplicemente installa tutto quello che si trova nei dischetti della
serie t
. Ti sarà richiesto di inserire i dischetti nel drive se
hai scelto di installare da dischetto. Se invece hai scelto
l'installazione da hard disk o CD-ROM non dovrai fare più niente.
Questa sezione è rivolta a coloro che, per una ragione o un'altra, vogliono installare teTeX manualmente da una distribuzione Linux.
Assumeremo che tu abbia la serie t
della distribuzione Slackware,
contenente teTeX, su dischetti con etichette t1 - t9
. Monta il
dischetto t1
nel modo seguente:
mount /dev/fd0 /mntse il tuo sistema Linux è configurato in modo standard. In effetti, puoi montare il dischetto in qualsiasi directory: dovrai solo sostituire nei prossimi passi gli appropriati nomi di directory.
Poi devi creare la directory di livello più alto di teTeX: teTeX considera i nomi di directory relativamente alla posizione dei suoi programmi, ma la distribuzione Slackware è archiviata relativamente alla directory radice dell'hard disk. Quindi la directory di livello più alto di teTeX sarà:
/usr/lib/teTeX
Copia tutti i file .tgz
della distribuzione in
/usr/lib/teTeX
ed esegui i comandi che seguono:
dovresti essere collegato come root
e trovarti nella directory
radice, /
, per questi passi. Ho usato il file tb-xfig.tgz
a scopo dimostrativo: naturalmente dovrai sostituire tutti i nomi dei
file da scompattare.
cp /mnt/tb-xfig.tgz /usr/lib/teTeX tar -zxvf /usr/lib/teTeX/tb-xfig.tar # l'opzione v per vedere cosa succede! rm /usr/lib/teTeX/tb-xfig.tgz
La maggior parte dei pacchetti Slackware che ho visto contengono uno
script di installazione, che il programma di installazione esegue dopo
aver decompresso i file. Se nella directory install
, dopo che
hai decompresso i file, c'è uno script di nome doinst.sh
,
eseguilo (collegato come root
), digitando:
sh < /install/doinst.sh
Può essere allarmante vedere tutti quei nomi scorrere sullo schermo mentre i file vengono decompressi. Rilassati! Fai una pausa, piena la tua tazza di caffè (o di qualunque cosa stai bevendo). Ci sono solo poche cose che devi ancora fare per installare teTeX. Sono descritte nella Sezione 4.
Installare teTeX dai pacchetti Debian è veramente semplice. Scarica la versione stabile più recente dei file teTeX da ftp.debian.org. La distribuzione teTeX si trova nella directory
pub/debian/bo/binary-i386/tex
Scarica i seguenti file compressi via FTP anonimo (ricorda di impostare il modo binario per il trasferimento).
tetex-base_0.4pl6-5.deb tetex-bin_0.4pl6-8.deb tetex-dev_0.4pl6-8.deb tetex-doc_0.4pl6-1.deb tetex-extra_0.4pl6-4.deb
Una volta che tutti i file si trovano al sicuro sul tuo hard disk,
``diventa'' root (con il comando su
) e installali usando il
programma dpkg(1)
:
dpkg -i tetex-base_0.4pl6-5.deb dpkg -i tetex-bin_0.4pl6-8.deb dpkg -i tetex-dev_0.4pl6-8.deb dpkg -i tetex-doc_0.4pl6-1.deb dpkg -i tetex-extra_0.4pl6-4.deb
Ci vorrà un po' di tempo, perché i pacchetti Debian contengono gli
script necessari per controllare eventuali vecchie installazioni di TeX,
creare i file .fmt
per TeX e LaTeX, costruire il database di
ricerca dei percorsi e sistemare altri dettagli. Una volta che tutto è
finito dovresti avere un'installazione di teTeX completamente funzionante
che ha bisogno solo di essere configurata per i dettagli del tuo sistema.
Vedi la sezione
Dettagli sulla configurazione dopo l'installazione.
Si potrebbero installare anche solo delle parti scelte di teTeX dalla distribuzione RedHat, ma per coerenza con la filosofia delle altre sezioni, assumeremo che tu, avendo bisogno di tutti i servizi offerti da teTeX, installi la distribuzione completa.
Per installare teTeX dai pacchetti RPM di RedHat sotto RedHat Linux v. 4.2, collegati via FTP al sito sunsite.unc.edu. Dalla directory
pub/Linux/distributions/redhat/current/i386/RedHat/RPMS/dopo aver impostato il modo binario per il trasferimento scarica i seguenti file:
tetex-0.4pl8-5.i386.rpm tetex-latex-0.4pl8-5.i386.rpm tetex-afm-0.4pl8-5.i38 6.rpm tetex-dvilj-0.4pl8-5.i386.rpm tetex-dvips-0.4pl8-5.i386.rpm tetex-xdvi-0.4pl8-5.i386.rpm tetex-texmf-src-0.4pl8-5.i386.rpm
Quest'ultimo file può non essere strettamente necessario. Contiene i sorgenti LaTeX, nel caso tu voglia installare da solo LaTeX. Se stai pensando di aggiornare LaTeX indipendentemente in futuro può essere utile avere questo file.
Installa i file sopra nell'ordine dato, usando il comando rpm -i
, quindi vai alla sezione
Dettagli sulla configurazione dopo l'installazione.
Lo sviluppo di Ghostscript è rapido, e i cambiamenti che vengono apportati ad ogni versione rispetto alla precedente sono significativi. Quindi vale la pena installare la versione di Ghostscript disponibile sulla sua home page, http://www.cs.wisc.edu/~ghost.
Nel momento in cui scrivo la versione più recente è la 5.03. L'archivio di Ghostscript per Linux contiene i seguenti file:
ghostscript-5.03gnu.tar.gz ghostscript-5.03jpeg.tar.gz ghostscript-5.03libpng.tar.gz ghostscript-5.03zlib.tar.gz ghostscript-fonts-std-5.03.tar.gz ghostscript-fonts-other-5.03.tar.gzCos'è Ghostscript, e perché ne hai bisogno? Tecnicamente, Ghostscript è un ``processore di immagini Raster''. Traduce codice PostScript in molti formati come quello della tua stampante o della tua scheda video, siano o no in grado di capire da soli il linguaggio PostScript. Praticamente, Ghostscript ti permette di usare fonts Type 1, e di mettere insieme su ogni stampante o video che Ghostscript conosce testi e grafica.
La qualità dei fonts distribuiti con il programma è aumentata
costantemente nelle ultime versioni. O forse nelle versioni più recenti
di Ghostscript è migliorata la qualità del rendering dei fonts. In
ogni caso, questo va a beneficio degli utenti Linux, che probabilmente
non possono spendere centinaia di migliaia di lire per acquistare dei
fonts distribuiti commercialmente. Dato che Ghostscript può
capire le richieste di fonts di dvips(1)
, è insieme a
Ghostscript che è fornita una libreria di fonts, e non con teTeX.
Comunque i file contenenti le informazioni per la metrica dei fonts, che
hanno l'estensione .afm
, sono inclusi nella distribuzione di teTeX.
Per informazioni sull'uso di Ghostscript, consulta anche il file
use.txt
presente nella distribuzione di Ghostscript, ed il
Printing-HOWTO. Su Internet è anche disponibile un manuale di
Ghostscript: vedi
Dove trovare altre informazioni
Oppure, installa APSFILTER e lascia che Ghostscript faccia tutto automaticamente (vedi la sezione APSFILTER).
Infine una nota importante: la mia raccomandazione è quella di compilare
Ghostscript per il tuo sistema, se possibile. Mettere insieme versioni
diverse di Ghostscript e svgalib può velocemente causare disordine nel
sistema. La versione di Ghostscript presente nel pacchetto AP
della distribuzione Slackware è la 2.6.2 e non è compilata con il
supporto per X. Probabilmente avrai anche problemi a trovare la versione
di svgalib adatta. C'è una versione di Ghostscript con supporto X11 nel
pacchetto XAP
di Slackware, e presumibilmente anche nelle altre
distribuzioni Linux; comunque non le ho provate. Secondo me compilare
Ghostscript per il tuo sistema è molto più semplice.
Bisogna anche ricordare che ci sono due diverse distribuzioni di Ghostscript in circolazione: Aladdin Ghostscript, che è una distribuzione commerciale, e la distribuzione GNU, che è indietro di diversi anni rispetto alla prima. Questo ritardo è dovuto alla particolare licenza con cui Ghostscript è distribuito. Vedi il Printing-HOWTO per i dettagli.
Il supporto svgalib per la distribuzione GNU di Ghostscript versione 3.33 è contenuto in un piccolo file compresso sotto forma di file .diff. Ghostscript 3.33 per X è configurato anche per il supporto JPEG, quindi dovresti avere anche i sorgenti delle librerie JPEG. I file necessari sono su tutti i siti che mantengono software GNU, come ad esempio ftp://prep.ai.mit.edu/pub/gnu.
Ci sono programmi fatti per semplificare la vita, e APSFILTER è uno di
questi. APSFILTER, scritto da Andreas Klemm, funziona con un qualsiasi
demone di stampa compatibile BSD (il che significa che nel tuo sistema
c'è il programma lpd
e il file /etc/printcap
; vedi
oltre) e fornisce un supporto completamente invisibile per la stampa di
file ASCII, DVI e PostScript, ma anche per file compressi con
gzip(1)
, compress(1)
ed altri programmi di compressione
dati.
Una volta che hai installato APSFILTER, puoi stampare un file PostScript su qualunque stampante tu abbia digitando semplicemente
lpr file.psoppure, per stampare un file ASCII, che non ha quindi bisogno di un interprete PostScript:
lpr -Praw file.ascStupendo.
APSFILTER è sorprendentemente facile da installare tenendo conto che
interagisce con molte parti del tuo sistema. Per installare la
distribuzione generica di APSFILTER, comunque, devi avere una versione
recente del compilatore gcc(1)
, perché APSFILTER compila alcuni
dei propri filtri durante l'installazione. Comunque in alcune distribuzioni
di Linux c'è una versione precompilata, quindi per prima cosa controlla
la tua distribuzione.
In ogni caso devi avere Ghostscript e lpd(8)
correttamente
installati perché APSFILTER possa funzionare. La versione più recente di
APSFILTER si trova nell'archivio Linux al sito
ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/system/printing/.
lpd(8)
. Ci sono molte variazioni sul tema della configurazione delle stampanti. Riuscire a far funzionare un demone di stampa può essere definito un trionfo. Se il computer su cui usi teTeX non fa parte di una rete puoi semplicemente inviare i dati da stampare al file che rappresenta la porta della stampante, ma sarebbe meglio di no. Perdi tutte le capacità offerte dal demone di stampa. Se poi il tuo computer fa parte di una rete e la stampante è accessibile solo attraverso la rete devi per forza avere un demone di stampa funzionante.
Il programma di base di UNIX per la gestione della stampa sui sistemi
compatibili BSD è lpd(8)
. Quando stampi un file con il comando
lpr(1)
in realtà il file viene aggiunto ad una coda di stampa.
lpd(8)
si occupa poi di stampare i file nell'ordine in cui sono
accodati. Altri programmi utili per la stampa sono lpq(1)
, che
mostra il contenuto della coda di stampa, e lprm(1)
che toglie i
file dalla coda di stampa.
Il demone di stampa può anche svolgere altri compiti, come filtrare in modo trasparente file di diversi tipi (usando programmi come APSFILTER, di cui abbiamo già parlato), stampare file ricevuti da altre macchine su una rete, stampare su diverse stampanti se ne hai più di una collegata, ed conservare i file in coda per poter poi riprendere la stampa una volta che hai ricaricato la carta sulla stampante.
Il Printing-HOWTO spiega nei dettagli come configurare un demone di
stampa. Molte distribuzioni di Linux contengono un pacchetto
lpd(8)
già configurato. Controlla se questo è il tuo caso,
perché ti risparmierà un bel po' di lavoro. Pacchetti del genere sono in
genere archiviati, abbastanza stranamente, usando il nome lpr
,
quindi cerca questo programma. Un pacchetto è disponibile anche
nell'archivio di Linux al sito
ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/system/printing.